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Riina sarà sepolto a Corleone con Navarra, Liggio e Provenzano

Di Redazione |

PALERMO – Il boss mafioso Totò Riina sarà sepolto nel cimitero comunale di Corleone (Palermo), dove già si trovano Michele Navarra, Luciano Liggio e le ceneri di Bernardo Provenzano: il gotha della mafia corleonese che ha spadroneggiato dal dopoguerra. Nel cimitero c’è anche l’urna coi resti di Placido Rizzotto, il sindacalista della Cgil ucciso nel ’48 da Luciano Liggio e dai suoi sgherri (i cui resti furono recuperati nel 2009 negli anfratti del cimitero di mafia a Rocca Busambra). Per i funerali del sindacalista, nel maggio 2012, venne a Corleone anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel cimitero di Corleone aleggiano anche i misteri della tomba in cui furono trovati due scheletri: uno dei due crani ha un buco, segno di un colpo di arma da fuoco. Quel cadavere, nella sepoltura che una volta era stata di Bernardino Verro – sindaco socialista ucciso dalla mafia – sarebbe di Calogero Bagarella, ucciso nella strage di viale Lazio e cognato di Riina. Un cadavere sepolto di nascosto e in fretta e furia.

Al cimitero, e forse a quei due scheletri senza nome, sarebbe legato anche l’omicidio nel 1976 dell’impresario di pompe funebri Francesco Coniglio. Uno che del cimitero e delle sue tombe conosceva ogni segreto. 

E sull’arrivo della salma a Corleone, da Parma dove si trova attualmente, non c’è ancora certezza sui tempi: secondo alcune fonti difficilmente avverrà prima di lunedì. Dopo l’ultimo saluto privato da parte dei parenti in camera mortuaria, il corpo è stato riportato alla Medicina Legale dell’ospedale. A quanto si apprende non è ancora arrivato il nulla osta dalla Procura di Parma e in più ci sono alcuni atti amministrative da compiere, che non si riescono a concludere nel week-end. Questo anche perché non si sta seguendo una procedura d’urgenza, ma un iter apparentemente ordinario. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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