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Ambulanze 118 soppresse, è scontro

Di Francesco Nania |

Siracusa – Botta e risposta tra il presidente della commissione Bilancio dell’Ars e i parlamentari del M5S. Materia del contendere la paventata soppressione di postazioni del 118 in provincia. Se per i pentastellati, infatti, il taglio è avvenuto, per il parlamentare Ncd non è affatto vero.

Secondo quanto affermato dai deputati del 5 Stelle, la mappa dei tagli comprende molte città siciliane. Nel Siracusano, pur mantenendo in tutto 7 ambulanze di soccorso avanzato, con la nuova rete ospedaliera, perderanno la disponibilità dell’ambulanza i comuni di Avola, Noto, Buccheri, Buscemi, Canicattini, Floridia, Francofonte e Priolo. La constatazione fatta dai grillini scaturisce dal confronto dei dati pubblicati sul sito della Sues, relativi alle postazioni del 118 attualmente operative, con quelli del documento metodologico allegato alla rete ospedaliera, che indicano il numero e le località relative alle postazioni dei vari tipi di ambulanze.

Una mappa catastrofica quella tracciata dal M5S, per smontare la quale, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo ha incontrato l’assessore regionale della Salute, Baldo Gucciardi. «L’assessore – dice il deputato – ha smentito i dati forniti da un deputato del Movimento Cinque Stelle e, invece, ha fornito assicurazioni inconfutabili sul fatto che nessuna postazione di 118 sarà chiusa in Sicilia e, di conseguenza, in provincia di Siracusa».

Secondo Vinciullo si tratta di «un procurato allarme, quindi, frutto di improvvisazione e della voglia di inseguire la notizia, a prescindere dalla sua effettiva realtà. Di conseguenza, sento di assicurare anch’io sul fatto che nessuna delle 251 postazioni di 118 chiuderanno in Sicilia, avendo visionato ulteriori documenti a quelli che già conoscevo e che, come è noto, separano la rete ospedaliera dalla rete del 118».

Ma già subito dopo che la notizia si era diffusa, lo stesso assessore Gucciardi aveva tranquillizzato sostenendo: «Nessun allarme, non ci sarà alcun taglio del numero di ambulanze: i mezzi di soccorso nel territorio continueranno a essere 251 e non 225 come ipotizzato da qualcuno. Nel documento metodologico, pubblicato sulla gazzetta ufficiale, ci si è concentrati nella riallocazione dei mezzi di soccorso avanzato con medico a bordo e delle auto mediche, preoccupandoci di individuare, provincia per provincia, quante devono essere attive secondo i criteri dettati dal decreto ministeriale Balduzzi, nel quale è specificato che deve esserci un msa ogni 60 mila abitanti in un territorio non superiore ai 350 chilometri quadrati. Nei territori con numero di Msa fuori dal decreto, si è provveduto a sostituire con mezzi di soccorso di base e auto mediche».

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