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Alfa e la sua “Bellissimissima”: «La Sicilia mi ha ispirato»

Di Simone Russo |

“Bellissimissima” è sicuramente il tormentone dell’estate. Tutti cantano “sei così bella, anzi bellissimissima. Lascio un punto e una virgola quando scrivo di te. Ed è così bello tra noi c’è questa chimica. Una reazione insolita. Non so bene cos’è che ci lega, lega, lega”. Alfa, , all’anagrafe Andrea De Filippi, classe 2000, si è ritagliato il suo meritato spazio con uno stile musicale che oscilla tra pop, il rap e l’indie. In questi giorni è stato protagonista a Sciacca, al Green Valley Pop Fest, nel segno della musica e dell’ambiente.

«Sono venuto due anni fa in Sicilia – dice Alfa – a scrivere un bel po’ di canzoni, tra l’altro anche molto riuscite. Ho un bellissimo rapporto con la vostra isola, ero venuto a suonare prima del Covid e adesso ritorno con la mia musica. La Sicilia ha avuto sempre un rapporto molto ospitale con me e con la mia musica. Adoro anche il cibo, ogni volta che vengo si mangia sempre troppo bene».

Nonostante la giovane età hai totalizzato oltre 470milioni di stream sulle piattaforme digitali e più di 105milioni di views su Youtube, oltre ad un triplo disco di platino e sei dischi di oro. Cosa rappresenta la musica nella tua vita?

«Il mio migliore amico, in assoluto. La musica è ciò con cui mi sfogo e cerco di stare meglio. È la mia valvola di sfogo, mi confido con la musica».

Hai lanciato una challenge ed hai raccolto 25 ore di contenuti, più di 11mila video provenienti da 20 nazioni per un totale di 20mila comparse. Quanto sono importanti i social per il mondo della musica?

«Tanto, sicuramente un percorso come il mio, senza i social, non sarebbe potuto esistere. Sono molto timido, quindi non avrei mai potuto affrontare un talent o un percorso televisivo. I social mi hanno permesso di esprimermi lo stesso, senza rendermi conto di quante persone avrei potuto avere davanti».

Senza talent, si può emergere lo stesso nel mondo della musica?

«E’ un mercato molto saturo, quello che accadde cinque anni fa grazie a TikTok è difficile da replicare. Per noi emergenti si aprì questa porta, in cinque o sei ci siamo riusciti. Con il talento e l’impegno, comunque, puoi arrivare ovunque. Se vuoi veramente quella cosa, ce la fai. A prescindere dalla musica, vale per ogni settore. Sono molto sognante».

Nei tuoi concerti hai introdotto la panchina gialla, la vernice è stata donata da Helpis, una Onlus che combatte il bullismo e il cyberbullismo. Come mai questa scelta?

«E’ nata dalla mia esperienza, alle medie ero grassottello e timido. Facile da prendere in giro. Ho vissuto quella condizione. L’argomento del bullismo viene sempre trattato in maniera tabu. Sempre al buio. Non si parla mai al bullizzato, quando si vive quell’esperienza si ha un carico che si deve sfogare in qualche modo. Io lo faccio con la musica, molte persone vivono questa situazione che ho vissuto anche io. Proprio a loro mi rivolgo, cerco di parlare proprio con loro. L’importante è non sentirsi soli, molti ragazzi, attraverso i social, mi hanno raccontato la loro esperienza. Li ho ascoltati e gli ho dato i miei consigli».

Per il singolo Wanderlust” hai destinato in beneficenza all’associazione “L’albero della vita Onlus”, che lavora con minori in condizioni di disagio, la tua quota di ricavi che provengono da Spotify. Una scelta molto importante, soprattutto a 19 anni, come mai?

«Non mi sono mai chiesto perché faccio certe cose. Non voglio innalzarmi a figura benefica o cose simili. L’ho fatto perché in quel momento mi sentivo di farlo. La musica, per me, è già una vittoria incredibile. Lo svegliarsi e pensare ad una canzone. Se posso aiutare le persone, essendo molto fortunato, cerco di farlo. Mi fa stare bene».

Quando hai capito che Andrea era diventato Alfa?

«Cinque anni fa con le prime conferme e i primi concetti. È stato emotivamente molto difficile perché non è solo positiva quella cosa. Chiaramente devi essere all’altezza di questo carico emotivo che si riversa addosso. Ero giovanissimo, avevo 18 anni, piano piano con il tempo sto imparando a gestirlo».

Bellissimissima è sicuramente il tormentone di quest’estate. La cantano tutti. Come nasce questa canzone e soprattutto te l’aspettavi tutto questo successo?

<<Nasce prima la strofa, tanto tanto tempo fa. Il pezzo lo avevo anche messo in cantina. Scrivo tante canzoni e a volte me ne dimentico. Un mio amico mi ha ricordato di questo brano e recentemente ho scritto il ritornello in California. In pratica questa canzone è stata composta in due momenti completamente diversi della mia vita. Racconta di questa ragazza che mi ha ghostato. In maniera molto disilluso come una relazione, anche lunga, può finire. Ovviamente in maniera ironica. Sicuramente non mi aspettavo tutto questo successo, siamo una etichetta indipendente. Essere in Top5 è un qualcosa di strano, emotivamente molto strano. Mi capitò anche diversi anni fa con “Cin Cin”. Quest’anno se l’ho rifatto, vuol dire che qualcosa funziona. Mi onora molto, è un risultato delle persone. Una canzone di tutti. Sono molto contento che le persone hanno abbracciato questa canzone>>.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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