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L'analisi

Catania ai play off, ma la serie B è davvero possibile o è un sogno irrealizzabile?

Tre allenatori si sono alternati al timone, le 17 sconfitte in campionato hanno creato scoramento ma Il successo in Coppa Italia hanno rimesso in corsa i rossazzurri

Di Giovanni Finocchiaro |

Per un anno agonistico intero a prevalere è stata la rabbia. Digerire 17 sconfitte, quasi metà delle partite di una balorda stagione regolare, è quasi impossibile. Ci si porta, consapevolmente, tutta la delusione del mondo, una sorta di contraltare rispetto ai puntuali trionfi raccolti ovunque nell’anno della rinascita del calcio cittadino e della vittoria in Serie D. Ci si attendeva, per programmazione, soldi spesi senza limite, spinta ed entusiasmo, un bis immediato. Poi la dura realtà della Serie C, gli errori commessi all’alba della stagione, tre allenatori che si sono succeduti al timone, i tredici cambi a gennaio che hanno trasformato il mercato di riparazione in mercato di rivoluzione, hanno creato un quadro a tinte molto fosche. Talmente fosche da far rischiare al Catania e alla città di Catania, gli spareggi per non retrocedere. Sarebbe stato un dramma sportivo con pochi precedenti. Invece questa squadra a volte dimessa, a volte isterica, a volte davvero imprevedibile, nelle gare “secche” riemerge.

Benzina Coppa Italia

A pensarci bene, se il percorso della Coppa Italia di C, fatto di gare secche o di doppie sfide sulla distanza dei 180 minuti, ha trasformato il Catania, allora c’è da credere che quando cominceranno i play off per la B, la mentalità delle sfide da “dentro o fuori” sarà nel Dna dei calciatori mentre tante avversarie dovranno organizzare questo rodaggio direttamente sul campo, durante i duelli determinanti.Discorsi che devono essere supportati dalla prova concreta, ovvero la partita. Grella, che ha risposto alle nostre domande, dice di guardare solo avanti. Da un canto fa benissimo. Cosa può fare un dirigente che ha ammesso i propri errori più volte, che cerca di rimediare a quel che si può? Dire, nel bel mezzo di una stagione che potrebbe assumere una piega diversa da quella creata dalle sconfitte, che quando “arbitro fischia ultima palla” manderà tutti a casa a calci nel sedere? Ora non può dirlo, ma state certi che nelle segrete stanze della sede un disegno all’insegna del mutamento è in atto.

Grella al centro del progetto

Al nostro giornale ha solo accennato al rafforzamento del club. E in questo senso è diretta la strategia del Catania Fc. Ross Pelligra, il giorno della vittoria della Coppa Italia, di C, nella notte del post partita, ci ha confermato come Grella «rimarrà al centro del progetto. Io mi fido di lui – le parole del presidente – se si commettono errori è importante correggere il tiro. Rimediare. Siamo una società giovane, appena nata. La Serie C, l’avevamo anche messo in conto, è una categoria senza pronostici. Puoi programmare il meglio e poi sul campo non hai il riscontro che speri. Che facciamo, allora? Ci arrendiamo? No. Mai». Ecco, più o meno, Pelligra aveva dato fiato a una considerazione che è anche un “disegno” futuro.Il Catania si rafforzerà in tanti settori, assumerà un direttore generale esperto e altre figure strategicamente utili alla causa. Inutile fare nomi adesso, anche se circola quello di Diego Foresti che ha costruito un Catanzaro talmente perfetto da dominare la C l’anno passato con 96 punti in classifica e 100 gol realizzati. Si vedrà, per ora si procede verso quel sogno che molti tifosi alimentano, altri considerano impossibile per via delle prestazioni deludenti offerte durante la stagione regolare.In città, ma questo vale per 365 giorni l’anno, si parla di calcio in maniera accorata. I social amplificano il pensiero di tutti. Atto democratico di non poco conto, certo. E, allora, tutti a spingere, qualcuno a dire «tanto si perde tempo, la stagione è già finita». Se rivediamo il film del campionato, con la prestazione di certi giocatori, ci sarebbe da accompagnarli già in aeroporto con il biglietto di solo… ritorno a casa.Ma il Catania è in corsa, vince le gare che servono per continuare il cammino. Ha messo in bacheca la Coppa Italia di Serie C, ha battuto la capolista Juve Stabia, ha atterrato il Messina quando era necessario, con un altro golletto ha battuto pure il Benevento per evitare calcoli da rompicapo. Insomma, tutto da vivere, il mese di maggio rossazzurro. Finchè c’è luce, c’è speranza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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