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Catania – Sorrento si gioca a porte chiuse e senza pubblico: la decisione è ufficiale

La Prefettura ha confermato quanto stabilito dal Casms. Una intera tifoseria penalizzata per colpa di 10 teppisti

Di Giovanni Finocchiaro |

L’ultima gara a porte chiuse – per motivi legati a disordini – il Catania la disputò nella complessa stagione 2006-7. Era il primo anno di Serie A, il 2 febbraio fu ucciso l’ispettore di Polizia, Filippo Raciti e i rossazzurri sostennero le restanti nove gare casalinghe in giro per l’Italia: Ascoli, Verona, Rimini, Cesena. Il 27 maggio 2007 l’epico Catania-Chievo, che sancì la matematica salvezza si disputò a Bologna.

Sedici anni dopo torna la restrizione per il pubblico per motivi di ordine pubblico. Venerdì a tarda sera è arrivata la comunicazione ufficiale. A causare la decisione sono stati gli incidenti verificatisi mercoledì sera fuori dallo stadio durante Catania-Pescara di Coppa Italia di Serie C. Il bus con 50 tifosi del Pescara era stato scortato fino a via Ala, in una zona non lontana dallo stadio in ritardo rispetto all’inizio del match per evitare che le due tifoserie rischiassero di entrare in contatto.

Penalizzati per dieci teppisti

Ma una decina di facinorosi (non possiamo etichettarli certo come tifosi che frequentano curve o altri settori) hanno atteso il mezzo danneggiandolo e lanciando bombe carta. Solo l’intervento, in tenuta antisommossa, della Digos ha evitato il peggio. A che prezzo. Infatti durante la bagarre, numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti, uno anche in maniera seria a quanto pare.

Ecco perchè in mattinata il Casms, l’organo che vigila sui pubblici spettacoli, ha dato indicazione precisa: porte chiuse, passando la “palla” alla Prefettura di Catania che in serata ha confermato l’orientamento.

Ieri pomeriggio, durante un incontro con i giornalisti, il vice presidente Vincenzo Grella ha commentato l’episodio: «Mi dispiace tanto, è successo fuori dallo stadio e il club avrebbe potuto fare poco. Abbiamo organizzato tutto quello che è stato chiesto per la sicurezza: camere, tornelli, steward in più tutto a spese della società. Se c’è qualcosa che possiamo fare di più vorrei saperlo e cercheremo in tutti i modi di realizzarlo. Abbiamo investito tanti soldi, che in Serie C non si spendono e mi dispiace che adesso a pagare sono tutti i tifosi».

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