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«Stiamo morendo di fame», a Catania la protesta di chi non ha buoni spesa

Di Redazione |

CATANIA – Potrebbe avere non più di due anni ed ha un vestitino a balze con trame di fiori: la bambina “della speranza” (che si vede in apertura del video) è stretta nell’abbraccio del papà, che forse per lei ha deciso di protestare pochi minuti fa, davanti la sede dell’assessorato alle Politiche Sociali, insieme con una rappresentanza di famiglie del comitato “Reddito Casa Lavoro”. 

La protesta muove dall’assenza di viveri: generi di prima necessità, che dovrebbero essere garantiti dal Bonus spesa del Comune e rivolto ai soggetti in difficoltà economica. Ma pare non essere andata così per tutti. Tra gli “esclusi” c’è chi ha fatto domanda e risulta idoneo ma non beneficiario, chi non è arrivato a fare istanza a stretto giro, chi ha sbagliato a compilarla perché ha trovato l’iter online difficile e complesso rispetto alle proprie competenze e la vorrebbe rifare. Infine, sono risultati esclusi anche quanti non hanno la residenza a Catania – e, quindi, non hanno potuto compilarla – ma vivono qui da diversi anni. «Stiamo morendo di fame – afferma la signora Rosaria – ci dovete aiutare. I problemi sono troppi: affitto, utenze, cibo. Finiremo per ritrovarci senza un tetto sulla testa».

E poi la richiesta di Simone Di Pietro del comitato che li rappresenta: «La misura del Bonus spesa – dice – va allargata anche alle categorie escluse. Quella che nasce come misura di emergenza al tempo del Covid-19 dovrebbe diventare costante, contro la povertà in senso più ampio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA