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“Acquanauta, la mia vita sotto la superficie” l’Odissea subacquea di Rick Stanton nel salvataggio dalla grotta in Thailandia, da oggi in Italia

Di Redazione |

(Roma, 3 maggio 2023) – I retroscena inediti dell’avvincente storia del salvataggio dei 13 ragazzi intrappolati dai monsoni nella grotta thailandese nel 2018, nel libro autobiografico di Rick Stanton, l’uomo che guidò la più complessa missione di salvataggio in grotta di tutti i tempi e che tenne il mondo con il fiato sospeso per 18 giorni, ispirando il documentario del National Geographic “The Rescue” e il film di Ron Howard “Tredici Vite”.

Una travolgente Odissea moderna che naviga i quarant’anni di avventure di una leggenda vivente della speleosubacquea, tra origini, esplorazioni e soccorsi internazionali. Il best seller della Penguin è stato pubblicato in Italia da Di Leandro & Partners, con traduzioni e illustrazioni della giornalista Valeria Carbone Basile e il patrocinio della Società Speleologica Italiana e dell’associazione speleosubacquea Phreatic.

Roma, 3 maggio 2023 – Nel luglio 2018, dodici ragazzi e il loro allenatore di calcio scomparvero nella grotta di Tham Luang, in Thailandia. Intrappolati a chilometri di distanza dall’ingresso, nemmeno i Navy SEAL thailandesi avevano le capacità per trarli in salvo. Con il rapido innalzamento del livello dell’acqua, la loro sopravvivenza diventò una corsa contro il tempo…

Ogni speranza di un lieto fine era affidata all’inglese Rick Stanton, un burbero vigile del fuoco in pensione con un salotto pieno di attrezzature speleosubacquee fatte in casa. Mentre il mondo tratteneva il fiato, Rick e il compagno di immersione John Volanthen, con il team da loro creato, sfidarono l’impossibile con un piano di salvataggio senza precedenti, che ha rappresentato il culmine di un’ossessione lunga una vita e che ha richiesto ogni grammo di abilità e ingegno accumulato da Rick in quattro decenni all’inseguimento dell’ignoto.

Con il ritmo serrato e coinvolgente di un film d’azione, come un contemporaneo Odisseo che ritorna a casa dopo il suo lungo viaggio, in Acquanauta Rick rivela per la prima volta la vera storia di quel salvataggio, e di una vita vissuta senza compromessi, in cui ogni errore avrebbe potuto essere l’ultimo.

Una storia di coraggio e convinzione, raccontata con proverbiale umorismo british, sorprendente onestà e un’indomabile voglia di avventura, che condurrà il lettore nelle profondità dei luoghi più remoti e impervi del pianeta.

Un’Odissea moderna. Il carattere epico di questa storia che si svolge quasi interamente sotto la superficie della Terra, è rievocato sin dal titolo “Acquanauta”, che ricorda il viaggio degli argonauti alla ricerca del vello d’oro, con la differenza che quella di Rick è una storia tutta vera, sebbene sembri la trama di un film o un romanzo d’avventura. Ma in queste pagine c’è soprattutto il nòstos dell’ “eroe” che torna a casa dopo la missione che ha tenuto il mondo intero con il fiato sospeso per più di due settimane, e inizia a raccontare un viaggio lungo quarant’anni – tra esplorazioni incredibili e missioni di soccorso internazionali nelle grotte sommerse sparse per il globo – avventure che lo hanno reso non solo una leggenda vivente della speleosubacquea, ma anche l’unica persona al mondo in grado di salvare quei tredici ragazzi dalla forza travolgente dei monsoni. Anche la struttura è quella di un’epopea, con un prologo e quattro parti, che compongono il suo motto personale: “Pianifica, prepara, pratica, performa”, ognuna delle quali suddivisa in tre capitoli. Ogni capitolo contiene flashback della sua storia personale e i giorni del soccorso in Thailandia, in un continuo andirivieni tra presente e passato, esperienze acquisite e lezioni applicate. Lo stile cinematografico e il ritmo serrato tengono il lettore avvinto fino all’ultimo capitolo.

Una storia d’altri tempi per incoraggiare le nuove generazioni. Potrebbe rientrare nella categoria dei romanzi di formazione, se non fosse che “Acquanauta, la mia vita sotto la superficie” è una storia vera, pubblicata nel Regno Unito e negli Stati Uniti dalla Penguin Random House, e adesso disponibile in Italia grazie alla casa editrice Di Leandro & Partners, che ha inaugurato con questa biografia la collana Ad Ventura, destinata a esploratori, sognatori e amanti dell’avventura, senza distinzione di genere o età. Ma questo libro è anche “per tutte le persone, giovani e adulte, che per mille ragioni continuano a sentirsi fuori posto nel mondo, per tutti coloro che, guardandosi indietro, dubitano o rimpiangono di aver sprecato la propria vita inseguendo una passione inutile. Leggendolo, scopriranno che tutti i tasselli sparsi disordinatamente sulla superficie delle loro esistenze, un giorno, inopinatamente, andranno ad incastrarsi perfettamente nel puzzle, e magari chissà, proprio quel puzzle sarà la chiave per salvare la vita a qualcun altro, oppure l’ispirazione per chi, il mondo, avrà il potere di cambiarlo davvero.”, scrive nella prefazione la giornalista Valeria Carbone Basile, che ha tradotto e illustrato questo testo con la consulenza degli esperti della Società Speleologica Italiana e dell’associazione speleosubacquea Phreatic.

L’autore

Rick Stanton ha prestato servizio come vigile del fuoco in Inghilterra, ma è stato l’“hobby” delle immersioni in grotta a definire tutta la sua esistenza. Lontano dai riflettori, ha trascorso quarant’anni a esplorare grotte sommerse in giro per il mondo, acquisendo e costruendo abilità uniche, sfidando i limiti e spingendosi oltre i confini dell’ignoto, per scoprire luoghi sconosciuti del pianeta. Nel frattempo, Rick e i suoi compagni di immersione sono diventati gli esperti a cui rivolgersi per missioni particolarmente impegnative di soccorso e recupero in grotta, in ogni parte del globo. Nel 2018 si è ritrovato suo malgrado sulla scena internazionale, quando con il suo compagno di immersione John Volanthen, è riuscito a trovare vivi i 13 ragazzini della squadra di calcio dei Cinghiali, rimasti intrappolati da un’inondazione nella grotta di Tham Luang, in Thailandia. In quell’occasione, grazie all’esperienza e ai legami che aveva creato lungo il suo cammino, Rick ha potuto pianificare e poi eseguire con successo una missione di salvataggio da record, una delle più complesse di tutti i tempi. Per le sue attività di esploratore e soccorritore volontario, Rick Stanton ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, e per le più importanti missioni di salvataggio internazionale, è stato insignito dalla Casa Reale dell’Onorificenza di Member of the British Empire – MBE (Membro dell’Impero Britannico) e della George Medal – GM (la medaglia al valore conferita ai civili).

La traduttrice

Valeria Carbone Basile giornalista, consulente in comunicazione e pubbliche relazioni per aziende private ed enti del terzo settore, si occupa soprattutto di diritti civili, volontariato, salute e sostenibilità. Addetta stampa della Società Speleologica Italiana, è appassionata di Kayak, Speleologia, Arte e Filologia. Probabilmente è suo il record dell’intervista più lunga: l’ha fatta a Rick Stanton, è durata quattro anni, ed è culminata nella traduzione e curatela dell’edizione italiana di questo libro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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