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Cingolani: ‘Cop26 è stata complicata, più ambizione ma questo ha un prezzo’

Di Redazione |

Roma, 30 nov. – “La Cop26? E’ stato complicato, il livello di aspettativa era elevato” ma “il vero grande risultato è stato di convincere tutti, anche indiani e cinesi, e con loro russi, turchi ed Emirati Arabi, ad accettare una grande scommessa: che rispetto alla Cop di Parigi ci impegniamo a tenere il riscaldamento globale intorno al grado e mezzo entro la seconda metà del secolo invece che sotto i due gradi. Abbiamo ottenuto un risultato importante, cioè aumentare l’ambizione rispetto a Parigi”. Così il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in occasione dell’evento “Healing the Planet. Sustainability and circular economy” organizzato per i 20 anni della Fondazione Silvio Tronchetti Provera. Però, aggiunge Cingolani, “questo ha un prezzo. Per grandi Paesi cambiare rotta e accelerare sulla produzione energetica e la manifattura richiede più tempo e ci hanno chiesto di arrivare nella seconda parte del secolo a più 2, seguendo un percorso di decarbonizzazione diverso dal nostro che probabilmente emetterà più CO2 all’inizio ma poi dovrà accelerare la decarbonizzazione più di noi. Non è importante come ci arriviamo ma che ci arriviamo tutti. Capisco che faccia storcere il naso ma è stata una cosa importante”. “La scommessa è appena stata fatta, la maratona è lunga, siamo appena all’inizio. Però se, come tutti a Glasgow, ho qualche dubbio, ho anche un fondo di ottimismo che mi consente di continuare a lavorare con molta convinzione”, sottolinea Cingolani.

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