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Energia, rapporto: “Migliorata relazione operatori settore-clienti attraverso canali digitali”

Di Redazione |

Roma, 12 apr. Il settore Energy ha migliorato significativamente il rapporto con i propri clienti in Italia attraverso i canali digitali. Gli operatori del settore sono, infatti, tra le aziende italiane che meglio conoscono i propri clienti: lā€™80% ritiene che la propria conoscenza sia almeno sufficiente (vs 50% nel 2022), con una media di 6,7 su 10 (vs una media complessiva per tutti i settori di 6,05) e il 40% la valuta buona o ottima. Queste sono le principali conclusioni del rapporto sulla digitalizzazione della relazione con i clienti presentato da Minsait e realizzato in collaborazione con gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano.

ā€œLe aziende energetiche hanno fatto un passo avanti nella comprensione dei propri clienti e nell’instaurazione di un rapporto personalizzato e di eccellenza con loro attraverso i canali digitali. Tuttavia, ci sono ancora margini di miglioramento in termini di integrazione tecnologica tra canali e piattaforme di aggregazione e gestione dei dati, su cui si ĆØ investito negli ultimi anniā€, ha affermato Erminio Polito, direttore Energy & Utilities di Minsait in Italia.

La conoscenza dei clienti si basa sulla capacitĆ  del settore di raccogliere, analizzare e integrare i dati, grazie anche agli investimenti nelle piattaforme di gestione dei clienti (CRM), diffuse in tutte le aziende, ma anche su sistemi piĆ¹ avanzati, come le Customer Data Platform. I software di Voice of the Customer e le piattaforme di Marketing Automation sono diffusi invece in circa la metĆ  delle aziende del settore.

C’ĆØ ancora spazio per migliorare, invece, nell’integrazione delle piattaforme con i canali: solo la metĆ  delle aziende ha raggiunto un livello di integrazione avanzato, in grado di garantire una comunicazione flessibile e tempestiva e il 42% ha attivato invece integrazioni puntuali con i canali. Quelli piĆ¹ utilizzati dal settore sono il Contact Center e i canali proprietari come sito web e punto vendita. Rilevante anche il ruolo dellā€™e-mail, che viene utilizzata per lā€™invio di DEM promozionali ai propri clienti o per proporre offerte commerciali ai prospect. Aggregatori e comparatori di prezzi online vengono utilizzati soprattutto come canale per farsi conoscere dai consumatori.

Emerge, inoltre, lo sviluppo del canale Contact Center, che non ĆØ relegato al solo ruolo di assistenza, ma supporta lā€™azienda anche nelle attivitĆ  di vendita. In questo ambito, quasi la totalitĆ  delle aziende ha investito in progettualitĆ  di AI a servizio del Customer Care. Le piĆ¹ diffuse sono i motori di ricerca intelligenti a supporto degli operatori (39%) e i tool di Next-Best Offer e Next-Best Action per dare suggerimenti agli operatori su come approcciarsi ai clienti o che prodotto/upgrade proporre loro (35%).

Le aziende che afferiscono al settore Energy evidenziano un approccio piuttosto maturo per quanto riguarda lā€™onboarding digitale: lā€™88%, infatti, gestisce completamente o parzialmente il primo riconoscimento in modalitĆ  elettronica.

Nella maggior parte dei casi (73%), lā€™onboarding puĆ² essere effettuato in maniera equivalente in presenza o da remoto, mentre nel 15% delle aziende ĆØ unicamente previsto il canale digitale. A queste si sommano inoltre realtĆ  che permettono di completare il processo di riconoscimento da remoto solo per alcuni servizi o casi dā€™uso (3%). Completa il quadro un 7% di imprese che richiede invece la presenza fisica, preferendo quindi instaurare una relazione con il proprio cliente con un primo contatto face-to-face.

Per quanto riguarda la sicurezza nella fase di onboarding, il 33% delle aziende gestisce attualmente lā€™autenticazione dei clienti sui canali online tramite singolo fattore di autenticazione, sebbene il 56% di esse stia valutando o abbia giĆ  in programma di introdurre un ulteriore passaggio di sicurezza nel corso dei prossimi 12 mesi. Nella protezione dei dati, il 52% delle imprese dichiara di applicare principi di privacy-by-design o privacy-by-default nellā€™integrazione o sviluppo di nuove piattaforme, affiancato da un 38% che invece applica tali principi solo su piattaforme che gestiscono dati piĆ¹ sensibili.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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