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Inondazioni e forti ondate di calore in Europa, il report sul clima nel 2023

Di Redazione |

Roma, 22 apr. Nel 2023, gli impatti dei cambiamenti climatici hanno continuato a manifestarsi in tutta Europa, con milioni di persone colpite da eventi meteorologici estremi, rendendo prioritario lo sviluppo di misure di mitigazione e adattamento. Eā€™ quanto emerge dal rapporto sullo Stato europeo del clima 2023 (Esotc 2023) del Copernicus Climate Change Service (C3S) e dellā€™Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo).

Il 2023 ĆØ stato lā€™anno piĆ¹ caldo o il secondo anno piĆ¹ caldo mai registrato, a seconda del set di dati. Le temperature in Europa sono state superiori alla media per 11 mesi allā€™anno, incluso il settembre piĆ¹ caldo mai registrato. Il 2023 ha visto un numero record di giorni con ā€˜stress da caldo estremoā€™, con una tendenza all’aumento del numero di giorni di ā€˜forte stress da caloreā€™ in tutta Europa. La mortalitĆ  correlata al caldo – si legge nel report – ĆØ aumentata di circa il 30% negli ultimi 20 anni e si stima che i decessi legati al caldo siano aumentati nel 94% delle regioni europee monitorate. Lā€™Europa ĆØ il continente che si sta riscaldando piĆ¹ rapidamente, con un aumento delle temperature pari a circa il doppio della media globale. I tre anni piĆ¹ caldi registrati in Europa si sono tutti verificati a partire dal 2020 e i dieci piĆ¹ caldi dal 2007.

Oltre alle sfide che le ondate di caldo pongono alla salute, ci sono altri eventi meteorologici estremi che hanno avuto un grave impatto sulle persone in Europa nel 2023 – si legge nel report – Secondo le stime preliminari per il 2023 dellā€™International Disaster Database (Em-Dat), lo scorso anno in Europa, 63 persone hanno perso la vita a causa di tempeste, 44 per inondazioni e 44 per incendi. Le perdite economiche legate alle condizioni meteorologiche e al clima nel 2023 sono stimate a oltre 13,4 miliardi di euro.

Per Celeste Saulo, segretario generale dell’Organizzazione meteorologica mondiale, ā€œla crisi climatica ĆØ la sfida piĆ¹ grande della nostra generazione. Il costo della climate action puĆ² sembrare alto, ma il costo dell’inazione ĆØ molto piĆ¹ alto. Come dimostra questo rapporto, dobbiamo sfruttare la scienza per fornire soluzioni per il bene della societĆ ”.

Per lā€™intero anno, la temperatura media della superficie del mare in tutta Europa ĆØ stata la piĆ¹ alta mai registrata. A giugno, lā€™Oceano Atlantico a ovest dellā€™Irlanda e intorno al Regno Unito ĆØ stato colpito da unā€™ondata di caldo marino classificata come ‘estrema’ e in alcune aree ‘oltre lā€™estremo’, con temperature marine superficiali fino a 5Ā°C superiori alla media.

Nel corso del 2023, lā€™Europa nel suo insieme ha registrato circa il 7% di precipitazioni in piĆ¹ rispetto alla media. Nel 2023, un terzo della rete fluviale europea ha registrato flussi fluviali superiori alla soglia di alluvione ‘elevata’ e il 16% ha superato la soglia di alluvione ‘grave’. Nei principali bacini fluviali, tra cui Loira, Reno e Danubio, si sono registrate portate record o quasi, a causa di una serie di tempeste tra ottobre e dicembre. Secondo le stime preliminari dellā€™International Disaster Database (Em-Dat), le inondazioni del 2023 hanno colpito circa 1,6 milioni di persone in Europa e hanno causato circa lā€™81% delle perdite economiche annuali dovute agli impatti climatici sul continente.

L’estate 2023 non ĆØ stata la piĆ¹ calda mai registrata, ma ha visto condizioni a volte estreme. Ci sono stati contrasti di temperatura e precipitazioni in tutto il continente e da un mese all’altro. L”estate prolungata’ (da giugno a settembre) ha visto ondate di calore, incendi, siccitĆ  e inondazioni.

Per gran parte del 2023, il pericolo di incendi per lā€™Europa nel suo complesso ĆØ stato superiore alla media. Ci sono stati grandi incendi in Portogallo, Spagna, Italia e soprattutto Grecia, che ha visto il piĆ¹ grande incendio mai registrato in Ue, circa 96.000 ha. In totale, la stagione degli incendi ha visto la quarta area bruciata piĆ¹ grande mai registrata nell’Ue con un totale di circa 500mila ettari.

ā€œNel 2023, l’Europa ĆØ stata testimone del piĆ¹ grande incendio mai registrato, di uno degli anni piĆ¹ piovosi, di gravi ondate di calore marino e di devastanti inondazioni diffuse. Le temperature continuano ad aumentare, rendendo i nostri dati sempre piĆ¹ fondamentali per prepararsi agli impatti del cambiamento climaticoā€, dice Carlo Buontempo, direttore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S).

Nel 2023, gran parte dell’Europa ha registrato un numero di giorni di neve inferiore alla media, in particolare nell’Europa centrale e sulle Alpi durante l’inverno e la primavera. Le Alpi hanno registrato un’eccezionale perdita di ghiaccio nei ghiacciai, legata all’accumulo di neve invernale inferiore alla media e al forte scioglimento estivo dovuto alle ondate di calore. Nel periodo 2022-2023, i ghiacciai delle Alpi hanno perso circa il 10% del loro volume residuo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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