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Lazio, 48 mln dal Pnrr per la valorizzazione del patrimonio rurale
“Abbiamo approvato un nuovo Avviso pubblico con il quale, con 48 milioni di euro messi a disposizione dall’Unione Europea, interveniamo sulla Protezione e Valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale del Lazio. La misura rientra all’interno dell’azione “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza e punta a dare nuovo impulso ai processi di salvaguardia e valorizzazione di edifici storici ma anche di tutto il paesaggio rurale. Un intervento fondamentale in linea con gli obiettivi di tutela del vasto e variegato patrimonio culturale e naturalistico del nostro territorio affinché sia volano di nuovi processi di sviluppo delle realtà locali”. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Gli interventi previsti riguardano edifici e insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio. In particolare è destinato a: edifici rurali (manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura come mulini ad acqua o a vento, frantoi, che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati; strutture o opere rurali (manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza come fienili, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili).
E ancora, elementi della cultura, religiosità, tradizione locale (manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali quali cappelle, chiese rurali, edicole votive, ma anche dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali.
L’Avviso è rivolto a persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo dei beni appartenenti al patrimonio culturale rurale (di proprietà pubblica o privata). Il contributo è concesso fino a 150 mila euro per massimo l’80% del finanziamento totale e per il 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA