Adnkronos
Lucini (Generali): “In Oasi Gregorina conservazione ed educazione”
Roma, 22 apr. “Per noi l’Oasi Gregorina vuole essere di esempio su come si possa fare in modo innovativo conservazione della biodiversità, conservazione dell’ambiente naturale e anche educazione, innanzitutto delle nuove generazioni”. Così Barbara Lucini, responsabile Sustainability & Social Responsibility Generali Country Italia, in occasione della presentazione di Generali Act4Green – Oasi Gregorina, a Palazzo […]
Roma, 22 apr. “Per noi l’Oasi Gregorina vuole essere di esempio su come si possa fare in modo innovativo conservazione della biodiversità, conservazione dell’ambiente naturale e anche educazione, innanzitutto delle nuove generazioni”. Così Barbara Lucini, responsabile Sustainability & Social Responsibility Generali Country Italia, in occasione della presentazione di Generali Act4Green – Oasi Gregorina, a Palazzo della Cancelleria, a Roma. “Questa iniziativa si inserisce pienamente nella nostra azione di sostenibilità e responsabilità sociale – spiega – L’Oasi Gregorina che lanciamo ufficialmente oggi è parte del più grande progetto Generali Act4Green, progetto che come Generali dedichiamo all’ambiente. L’Oasi è un ambiente di eccezionale bellezza, di grande interesse naturalistico e geologico, e la lanciamo oggi come Oasi affiliata al sistema nazionale delle Oasi Wwf. Vuole essere un esempio di un ecosistema dove convivono all’interno di tanti habitat la tradizionale vocazione agricola e un ambiente ricco di biodiversità”. “Sarà aperta nelle giornate del 4, 9 e 11 maggio con tre giornate dedicate alle scuole, agli enti del terzo settore del territorio, ai nostri dipendenti e ai visitatori che si prenoteranno per la visita. Abbiamo in serbo un programma ricco di attività, sorprese e laboratori all’aperto – racconta – Il grosso degli interventi di riqualificazione del paesaggio inizierà in autunno e si concluderà la primavera prossima”. Gli interventi “sono ispirati innanzitutto alla massima accessibilità dei percorsi, delle strutture, dei supporti informativi: quindi un’Oasi fruibile da tutti. In secondo luogo, l’Oasi userà e sceglierà materiali e tecniche ecosostenibili e un uso sapiente della tecnologia, che è a servizio della natura e di un’esperienza in qualche modo aumentata da parte del visitatore. Quindi per comprendere il ruolo delle piante nello stoccare l’anidride carbonica, per sapere qual è lo stato di forma della biodiversità, degli impollinatori e così via”.