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Ruby ter: difesa Berlusconi, ‘ordinanza giudici rende fatti irrilevanti’
Milano, 21 dic. “Alla luce dell’ordinanza (della corte, ndr) del 3 novembre i soggetti non avrebbero potuto mai assumere la qualifica di testimoni e questa impossibilità rende i fatti ancora una volta irrilevanti”. L’avvocato Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi imputato a Milano nel processo Ruby ter con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, chiude così la sua breve requisitoria – durata meno di mezz’ora – rinnovando l’invito all’assoluzione perché “il fatto non sussiste”.
Nel suo intervento, il professor Coppi – affiancato dall’avvocato Federico Cecconi che ha già tenuto la sua requisitoria nelle scorse udienze – affronta “tesi di rincalzo, che sono soprattutto tesi di natura giuridica” per spiegare che “la qualità di testimone di pubblico ufficiale si acquisisce con la citazione” e dunque che l’aver ricevuto “denaro o utilità” di fatto “non implica il reato contestato” per le persone a processo. Se è vero che ci sono versamenti avvenuto anche dopo la citazione, “ci troveremmo di fronti ad accordi che quando posti in essere non sarebbero un reato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA