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**Usa: Fmi, dopo crisi 2023 restano vulnerabilità in settore bancario**
Roma, 5 mar. – Dopo le turbolenze del marzo 2023 con il crollo in pochi giorni della Silicon Valley Bank (SVB), seguita da Signature Bank e First Republic Bank (l’ondata di maggiori fallimenti dopo quello della Washington Mutual Bank nel 2008) nel sistema bancario statunitense “persistono vulnerabilità in un gruppo di istituti più deboli”. Lo sottolinea il Fondo Monetario Internazionale che in una Global Financial Stability Note evidenzia come “oltre alle perdite non realizzate dovute ai tassi di interesse, il settore bancario statunitense è anche alle prese con un rischio di credito più elevato derivante dalla sua esposizione al settore immobiliare commerciale, con condizioni di mercato sotto pressione in alcuni settori immobiliari, nonché da un numero crescente di default”.
“In questo contesto – scrive l’Fmi – è giustificata una vigilanza continua per monitorare le vulnerabilità e le concentrazioni nel settore immobiliare commerciale per ridurre al minimo i potenziali rischi per i finanziatori e i rischi per la stabilità finanziaria”. L’analisi ricorda come “la Federal Reserve ha adottato misure per rafforzare gli sforzi di vigilanza per far fronte alle lezioni apprese” dalla crisi del 2033 con “il miglioramento della supervisione sui rischi di liquidità e di tassi di interesse con revisioni mirate presso le banche che presentano profili di rischio più elevati”.
Visto che “in caso di minacce alla stabilità finanziaria mantenere la fiducia è fondamentale” il Fondo ricorda le indicazioni nel Global Financial Stability Report dell’aprile 2023, secondo cui servono azioni “rapide e un sostegno alla liquidità per prevenire eventi sistemici”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA