il provvedimento
L’Akragas può giocare all’Esseneto, il Cga ha confermato la prima decisione
E il Ministero dell'Interno è stato condannato a pagare le spese legali. La presidente Lala: «La vittoria più bella»
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha confermato il provvedimento preso d’urgenza nelle scorse settimane e ha dato ragione all’Akragas al quale la Questura aveva negato l’uso per le partite del campionato di serie D dello stadio Essseneto. Il Cga ha condiviso le tesi difensive degli avvocti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, ai quali il club biancazzurro si era rivolto, ed ha confermato l’efficacia del decreto del questore di Agrigento che aveva negato il rilascio della licenza di polizia.
Ma contrariamente a quanto sostenuto dalla Questura di Agrigento, secondo la quale la circostanza che parte del capitale sociale dell’ Akragas, riconducibile alla compagna del patron Giuseppe Deni che ha alcuni problemi con la giustizia fosse ostativa al rilascio della licenza, gli avvocati Rubino e Piazza hanno invece sottolineato che la licenza di polizia è un’autorizzazione personale e che nell’ambito di un’organizzazione in forma societaria deve essere intestata ad un persona fisica investita di poteri di rappresentanza organica della società, la quale resta l’unica responsabile dell’attività autorizzata.
Conseguentemente, poiché in questo caso non sono sono emerse criticità a carico del presidente dell’Akragas Roberta Lala la Questura non avrebbe potuto negare il rilascio della licenza richiesta.
Ed ancora, i legali dell’Akragas a riprova che il rilascio della licenza richiesta non avrebbe comportato alcun pregiudizio, hanno anche ricordato che la stessa Questura di Agrigento, a fronte delle medesime situazioni poste a fondamento del diniego della licenza richiesta, sino al 17 novembre 2023 aveva rilasciato la licenza e che dunque il diniego si sarebbe posto in palese contraddizione con i precedenti provvedimenti autorizzativi. Il Cga ha quindi confermato il decreto presidenziale del 30 gennaio scorso grazie al quale l’Akragas ha potuto disputare le ultime partite casalinghe innanzi al proprio pubblico. Il Cga ha anche condannando il Ministero dell’Interno al pagamento delle spese legali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA