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Con un mutuo di 19 mln, la Regione recupera le terme di Sciacca e Acireale

Di Carmela Marino |

PALERMO – La Regione stipulerà un mutuo di 19 milioni per salvare le terme di Sciacca e Acireale. Arriva all’Ars una legge omnibus che prevede anche la creazione di una sorta di nuova Resais per recuperare il personale delle società partecipate poste in liquidazione.

Nata come una manovrina che doveva servire a dare ossigeno a settori trascurati dalla Finanziaria, scrive il Giornale di Sicilia, la legge che verrà esaminata fra oggi e domani è finita per diventare un mix di norme spinte dai partiti per dare risposte ai propri elettori. Una sorta di legge mancia ferragostana.

La norma dal peso maggiore è quella che riguarda i 144 ex dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia, Ciem, Quarit, Sicilia Innovazione e Cerisdi: «Questo personale – spiega Vincenzo Vinciullo, presidente della commis sione Bilancio dell’Ars – finirà in un contenitore da cui attingeranno la Sas e l’Irfis ogni volta che avranno bisogno di nuove risorse». Molto più complicata è la questione che riguarda il mutuo per le Terme di Sciacca e Acireale. Si tratta di due società della Regione, in perenne crisi finanziaria, la cui vendita è sempre fallita. L’ ultima soluzione è quella del mutuo: «Anche se può sembrare incredibile – spiega ancora Vinciullo – i beni immobili delle Terme non sono completamente della Regione. L’usufrutto è delle società (di cui la Regione è socia) e questo finora ha impedito la vendita perché nessun acquirente ha accettato una situazione simile. Col mutuo da 18,9 milioni autorizziamo la Regione a riacquistare l’usufrutto».

I soldi serviranno alle società a coprire i debiti e a pagare il personale. Il mutuo verrà estinto in 29 anni e costerà nei primi anni fra i 542 mila e i 655 mila euro annui di interessi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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