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Ragusa, chiusa un’altra casa a luci rosse La prostituta era cinese e praticava sconti per eliminare la concorrenza nella zona

Di Fabio Russello |

La Squadra Mobile di Ragusa ha chiuso un’altra casa a luci rosse nel centro storico ibleo. Questa volta la casa era abitata da una prostituta cinese, ma il cliente era ancora un italiano.

La donna ha affermato di essere coniugata con un italiano di Roma ma non avendo disponibilità economiche ha deciso di intraprendere volontariamente questa attività. Solo a titolo d’esempio la donna mostrava ai poliziotti della Squadra Mobile la cifra di 2 mila euro guadagnati in meno di una settimana.

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Il controllo è scattato sempre grazie alla segnalazione dei cittadini ragusani stanchi di avere nel loro quartiere del centro storico uomini in cerca di case d’appuntamento. Il fastidio che recano i clienti è dovuto al fatto che negli annunci le prostitute (o chi per loro), non inseriscono la via, proprio per eludere i controlli della Polizia, pertanto il cliente contatta la donna e si fa illustrare la strada, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni.

La donna cinese così come le altre prostitute ha aperto la porta di casa in abiti succinti, in questo caso era parzialmente nuda. Il cliente ragusano confermava di aver consumato un rapporto sessuale a pagamento per la somma di 50 euro, ma la donna riferiva che spesso faceva sconti arrivando a 30 così da eliminare la concorrenza. La prostituta confermava di esercitare la prostituzione in quella casa, presa in affitto da un amico cinese che le aveva lasciato l’uso della stessa da pochi giorni e di non conoscere il proprietario dell’immobile.

La proprietaria di casa è stata diffidata ed ha ammesso di aver affittato in “nero” la casa ma di non voler più correre rischi, quindi ha assicurato di chiudere subito la casa e di affidarla ad una seria agenzia immobiliare. Nel 2015 sono state chiuse ben 15 case, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone. Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA