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Siracusa, il cadavere del caporale “racconta” il giallo della sua morte

Di Francesco Nania |

Alla presenza dei familiari, il cadavere di Drago è stato prelevato dal loculo in cui è stato seppellito al cimitero di Siracusa, per essere trasportato all’obitorio dello stesso camposanto dove sono entrati in azione i consulenti per eseguire gli accertamenti richiesti dalla Procura di Roma. A condurre l’esame autoptico è stato il medico legale, professore Paolo Procaccianti, che alla fine del mese di settembre ha ricevuto formale incarico dal magistrato di eseguire l’autopsia.

In obitorio anche i consulenti di parte: la madre di Tony Drago, Rosaria Intranuovo, e il marito Alfredo Pappalardo, si sono affidati al medico legale Orazio Cascio; presente anche l’ingegnere Grazia La Cava, che, insieme con il suo collega Olivier Giudice, seguiranno le fasi successive della perizia. Anche i dieci indagati hanno affidato formale incarico a un proprio perito, che ha assistito a tutte le fasi dell’autopsia.

I consulenti hanno fatto ingresso in obitorio intorno alle 11 per uscirne alle 15.30. Quattro ore e mezzo di intervento per eseguire principalmente le radiografie sul corpo della vittima ed altri esami. L’obiettivo è quello di accertare, tra l’altro, i mezzi e le cause della morte di Tony Drago. Al termine dell’autopsia, nessuno dei periti si è voluto sbilanciare rispetto all’esito dell’esame, che sarà trasmesso al pubblico ministero. «I medici non si sono espressi – conferma Pappalardo – Ma da quest’esame cerchiamo i riscontri alle multilesionalità che aveva Tony addosso e che non possono essere attribuite alla caduta al suolo».

Alla perizia medico legale, seguirà quella cinematica per verificare le modalità e la dinamica della presunta caduta del militare, che ne avrebbe provocato il decesso. Una caduta piena di misteri e di interrogativi. Per quest’altro accertamento, la Procura di Roma ha affidato l’incarico a un esperto, Federico Boffi, direttore tecnico del laboratorio di microscopia elettronica del servizio di Polizia di Stato. Il perito eseguirà un esperimento cinematico alla caserma dei Lancieri, simulando la caduta del militare dalla finestra posta a un’altezza di 10 metri e verificare la compatibilità delle lesioni riscontrate sul corpo di Drago che non sembrano causate soltanto da uno scontro con il suolo.

“E’ stata un’operazione dolorosissima quella a cui abbiamo assistito oggi – dice la madre di Tony – ma necessaria per scoprire la verità sulla morte di Tony, dopo che una prima inchiesta giudiziaria si chiuse con l’archiviazione del caso perché ritenuto un suicidio. Continueremo a batterci perché c’è stata troppa fretta a chiudere questo caso che presenta molte anomalie. La riapertura dell’inchiesta e l’iscrizione al registro degli indagati di dieci militari sono la conferma che i nostri dubbi sono più che legittimi”. Il corpo di Drago è stato ricomposto nella bara e nuovamente tumulato nel loculo.

In alto un momento degli esami sul cadavere di Tony Drago (nella foto piccola) all’obitorio del cimitero di Siracusa.

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