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Sociologi: è morto Gene Youngblood, il teorico del cinema espanso’

Di Redazione |

New York, 8 apr. – (Adnkronos) – Il sociologo statunitense Gene Youngblood, teorico dei media che ha profetizzato l’ascesa della video arte, dell’arte digitale e della computer art e teorico del “cinema espanso”, è morto all’età di 78 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Jane su Facebook, precisando che il decesso è avvenuto a casa martedì per le complicazioni derivanti da un grave infarto subito nel 2020.

Discepolo del sociologo canadese Marshall McLuhan, per 17 anni, dal 1970, Gene Youngblood insegnò al California Institute of Arts e in seguito, in vari atenei americani, tra cui il California Institute of Technology, la Columbia University di New York e la University of California di Los Angeles. E’ stato consulente di varie istituzioni fra cui la Library of Congress, il Metropolitan Museum of Art, la Rockefeller Foundation, l’Us National Endowment for the Arts e la J. Paul Getty Trust.

Youngblood è noto per il libro “Expanded Cinema” (1970, pubblicato in italiano da Clueb nel 2013), in cui teorizza una nuova sfera visiva e comunicazionale in cui il cinema allarga e rompe i suoi confini. La tecnologia secondo Youngblood (che in ciò preconizzava l’era informatica e la realtà virtuale) costituisce una “rete” intermediale e multimediale. che incide direttamente sulla percezione umana mutandone il mondo mentale e visivo. Il “cinema espanso” è per Youngblood un oltrepassamento non solo dei confini dello schermo, ma proprio dei procedimenti e quindi delle possibilità linguistiche del film, che si trasforma attraverso la rete comunicazionale, passando attraverso il video, l’elettronica, il laser. Negli ultimi vent’anni ha approfondito le ricerche sul rapporto fra creatività e tecnologia, focalizzando l’attenzione sulle immagini offerte dal video e dal computer come nuove forme di cinema.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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