miglior bitter
World Drinks Awards: “Mannamaru”, l’amaro di Paternò, vince l’oro per il design e il bronzo per il gusto
Oro per il siciliano Amaro Naranji, argento per Nobile Amaro dell'Etna di Santa Venerina
“Mannamaru” sul podio del prestigioso World Drinks Awards: oro per il design e bronzo per il gusto. E’ tutta l’Italia a trionfare a questa edizione con in testa “207 Amaro Locale”, con limoni di Sicilia, premiato come miglior amaro del mondo, ma con tanti italiani e pure altri due siciliani che hanno avuto riconoscimenti grazie alla scelta di puntare su prodotti locali di qualità, lavorazione artigianle, profumi della nostra terra. Rinnovando una antica tradizione contadina, di farmacia o di ricette monacali.
Mannamaru nasce a Paternò alle pendici dell’Etna, prodotto in piccole quantità, utilizzando scorze di mandarino bio, selezionati da agricoltori nostrani, erbe aromatiche e acque delle sorgenti dell’Etna. ll brand ideato da Gaetano Peci e prodotto con Stefano Scuderi e Fabio Virgillito, ha conquistato l’oro per il design e il bronzo per il gusto alla competizione internazionale, consolidando la propria posizione come innovatore nel settore del beverage.
Medaglia d’oro a Amaro Naranji (qui il sito) nato dall’idea di un giovane siciliano, Domenico Gentile e realizzato con arance biologiche siciliane e menta, prodotto in Sicilia, nel Palermitano.
Medaglia d’argento a Nobile Amaro dell’Etna per Amaranca, l’amaro siciliano di Santa Venerina che nasce dal perfezionamento di una ricetta segreta della famiglia Romeo, ottenuto dalla lavorazione dell’arancia selvatica siciliana e dall’estrazione di erbe officinali e radici raccolte alle pendici dell’Etna.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA