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Il diario

A Dunghur il villaggio della Guinea “rinato” grazie alla generosità di Ramacca

Il racconto della missione catanese nel Paese africano  

Di Enrico Ferro* |

Nella quarta giornata il punto principale è stato il viaggio in uno dei villaggi più belli della Guinea Bissau: Dunghur.

La nostra associazione, su segnalazione di Suor Ada, nel 2005 lo ha "adottato" e con le donazioni dei cittadini di Ramacca lo ha trasformato da villaggio privo di ogni servizio, a villaggio con 2 pozzi, una infermeria con sala parto e un punto luce, e soprattutto con una scuola che da vecchia capanna di canne con 30 bambini e un insegnante, oggi conta una scuola di sei aule per oltre 500 bambini, 15 insegnanti, servizi igienici e cucinino.

L'anno passato, vista la necessità, ci avevano chiesto ancora un ampliamento del numero delle aule e un piccolo alloggio per fare dormire i professori che vengono da lontano.

Noi avremmo comprato le materie prime (cemento, zinco, chiodi, legna) loro avrebbero messo la mano d'opera. A dicembre, abbiamo trovato i fondi necessari e comunicato loro che potevano iniziare i lavori.

Oggi ci siamo andati e ci è sembrato vivere una scena da film!

Gli uomini a scavare e formare i mattoni e le donne a portarli al "carpentero" per innalzare le mura delle nuove aule…. Ci hanno accolto con la gioia e la riconoscenza di sempre. Hanno cantato i nostri nomi, da Greta a Eliana, da Lisa a Silvana , sino a…Enriki!  . E dopo aver consegnato loro due sacchi di riso,  ci hanno dato in braccio i loro piccoli. "Quando finirete i lavori?" – chiedo – Prima che cominci la stagione delle piogge- rispondono. Ovvero…fine maggio…

*medico pediatra, missionario laico, volontario

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