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Catania, iniezioni di veleno ai cipressi del cimitero. Radici davano fastidio?

Di Cesare La Marca |

Catania – Sono gli alberi dei cimiteri, evocati anche nei versi di Pascoli e Carducci, che da sempre danno conforto quando è il momento portare un fiore a una persona cara. I cipressi sono dei sempreverdi, cioé non perdono molte foglie, e sono stati nel tempo preferiti per il verde dei cimiteri, perché affondano le loro radici sotto il terreno prevalentemente in verticale, al contrario degli altri alberi, come le querce, che si sviluppano in orizzontale. Queste caratteristiche, però, non hanno salvato una decina di cipressi che ombreggiano il viale della zona monumentale del cimitero di via Acquicella, a sud del deposito, e d’altra parte è noto il fatto che il camposanto dei catanesi non è un posto così tranquillo come dovrebbe essere, e tra le tante cose che possono succedere tra i suoi vialetti c’è anche l’avvelenamento degli alberi simbolo di ogni luogo della memoria.

L’episodio, rilevato sabato dagli operatori addetti alla cura del verde, non è certo nuovo nell’ampia casistica di “misfatti” più o meno gravi registrati nel corso degli anni all’interno dell’enorme e difficilmente controllabile area di via Acquicella, ma stavolta a essere presi di mira sono stati in particolare tutti i cipressi ai margini di uno stesso viale. Sul tronco degli alberi, sono stati rilevati dei fori, causati dalle iniezioni di sostanze chimiche che qualcuno ha praticato, probabilmente diserbanti utilizzati in agricoltura. Tra le ipotesi, c’è la possibilità che le radici possano avere creato problemi al terreno e a qualcuna delle tombe vicine, spingendo gli autori del gesto a una soluzione così “radicale”.

«Questi cipressi avevano evidenziato dei problemi, ma noi li abbiamo monitorati», spiega la direttrice dell’Ecologia del Comune Lara Riguccio. «Gli alberi sono destinati a morire in poco tempo – aggiunge – perché la sostanza iniettata arriva fino alla radice, così in settimana sarà necessario abbatterli, per ragioni di sicurezza». Gli alberi “aggrediti” dalle sostanze velenose sono già a rischio, soprattutto con le ondate di maltempo improvvise di questo periodo, e dunque l’abbattimento verrà effettuato in tempi molto brevi. Bisognerà anche vedere come sostituirli, verranno effettuate delle verifiche per trovare la soluzione migliore anche in base alle caratteristiche del terreno, che nell’intero camposanto e in particolare in quest’area è di natura argillosa, e agli spazi più idonei, restando il fatto che si tratterà sempre di cipressi.

Il cimitero di via Acquicella si avvicina dunque alla ricorrenza del 2 novembre con tutti i suoi cronici problemi – che l’assessore Pippo Arcidiacono sta cercando di affrontare con una manutenzione straordinaria che dovrebbe essere effettuata con fondi richiesti alla Regione – e con questo ennesimo episodio poco chiaro, che si aggiunge alla carenza di sicurezza all’interno dell’enorme area, per non parlare delle armi rinvenute la scorsa settimana dalle Forze dell’ordine in un incavo vicino a una tomba, altro che i cipressi di Pascoli e Carducci.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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