Amministrative
Catania, lo strappo della Lega: «FdI sleale, non ci sediamo al tavolo del centrodestra»
Annalisa Tardino, commissario del Carroccio in Sicilia, esce allo scoperto: «Parisi nome troppo debole, serve candidato all'altezza di Sudano»
«Ho letto di presunti veti e narrative che non corrispondono al vero, quindi preciso che non c’è alcun veto della Lega Salvini Premier nei confronti dell’ex assessore regionale Ruggero Razza. Gli amici di FdI, invece di continuare ad agire scompostamente nei territori, non rispettando gli impegni assunti nel tavolo del centrodestra, come a Licata, unico comune proporzionale nell’Agrigentino, dovrebbero risolvere i loro problemi interni, senza attribuire ad altri responsabilità per essere frastagliati in anime e correnti. Piuttosto si impegnino a proporre alla coalizione un nome valido, all’altezza di quello di Valeria Sudano, già consigliere comunale, deputata Ars, senatrice ed ora deputata alla camera».
Lo ha detto Annalisa Tardino, europarlamentare e commissario della Lega in Sicilia.«Nel rispetto di una città del sud importante come Catania, ci siamo impegnati a proporre la migliore candidatura, anche sacrificando dirigenti storici della Lega, come Fabio Cantarella, che ha ricoperto lo stesso incarico di Sergio Parisi, il cui nome sembra circolare da giorni e che i catanesi ritengono debole – aggiunge – Senza una valida soluzione su Catania e stante il mancato rispetto delle intese già prese ad opera di altri, mercoledì la Lega non sarà presente al tavolo del centrodestra. Unità e responsabilità devono appartenere a tutti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA