Catania
«Noi ragazzi senza piazze per giocare»
Catania – Una visita al giornale. Tante domande che trovano risposta. E un desiderio: raccontare a tutti non solo ciò che si è visto e incontrato in due ore intense di dialogo coi giornalisti, ma anche la voglia di imitarne il lavoro, raccontando un fatto o un avvenimento di cui ciascuno è stato testimone. Così, un gruppo di ragazzi di scuola elementare e media, seguiti dai volontari dell’Associazione “Cappuccini” di Catania, ci ha scritto delle lettere con storie della loro vita di ogni giorno. Vicende semplici, come quella che racconta Becher, studente di prima media, e che riportiamo di seguito.
«Io abito nel quartiere chiamato “la Petriera” e spesso gioco a pallone con i miei amici.
Infatti giochiamo per strada usando macchine e panchine per creare la porta ed usando i muri dei palazzi per fare le sponde.
Purtroppo però gli abitanti delle case vicino alle quali giochiamo si lamentano e ci rimproverano urlando: “Perché non giocate in piazza?”. Ma io penso: io andrei pure a giocare nella mia piazza, chiamata “Giovanni Torti”, peccato che oggi quella piazza è trasformata in un trascurato ed abusivo parcheggio!»
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