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Salvini: «Le contestazioni? Ma noi abbiamo salvato il Comune di Catania…»

Di Redazione |

CATANIA – «Abbiamo salvato il Comune di Catania, senza essere degli eroi. Ora gli autobus a Catania funzionano e i dipendenti sono al lavoro. In democrazia è giusto contestare, ma io rispondo coi fatti». Mentre fuori dal municipio di Catania i contestatori di Matteo Salvini facevano ascoltare la loro rabbia, il Comune il vicepremier parlava in conferenza stampa della crisi di governo, ma anche dei problemi locali. 

«All’inizio – ha spiegato Salvini – quel decreto era solo salva-Raggi. Ma noi da bastian contrari abbiamo detto che non ci sono sindaci o cittadini di serie A e serie B, o tutti o nessuno, c’erano anche Catania e Alessandria in difficoltà. Abbiamo mantenuto la parola, ora parte un percorso virtuoso».

«Fuori c’è il popolo del no, un mix di centri sociali, estrema sinistra e pezzi di Cinque stelle» ha detto ancora Salvini commentando le dure contestazioni all’esterno del municipio di Catania. «Io chiamo a raccolta il popolo del sì» ha affermato.

Dal canto suo il sindaco Pogliese, anche per placare le polemiche dei giorni scorsi, in una nota aveva spiegato che «la visita del ministro del’Interno Matteo Salvini» era «di carattere esclusivamente istituzionale». «La partecipazione all’incontro» era infatti «riservata solo ai componenti della giunta, al presidente del consiglio comunale e ai giornalisti che nei giorni scorsi hanno preventivamente chiesto di essere accreditati, a esclusione dunque di qualunque altro soggetto a qualsiasi titolo».

«Una riunione di lavoro totalmente finalizzata a ragioni di confronto istituzionale, legata anche ai recenti provvedimenti della legge di conversione del decreto Crescita di cui godrà il comune di Catania, norme in cui un ruolo determinante lo hanno avuto i ministeri dell’Interno e delle Finanze – ha aggiunto Pogliese – Interpretazioni diverse, pertanto, appaiono infondate e fuorvianti e forse anche dettate da ragioni strumentalmente politiche ed elettoralistiche». 

Ma per i 5s di Catania si è invece trattato di «un incontro di mera ed evidente propaganda elettorale, spacciato da Pogliese per visita esclusivamente istituzionale».

«Se Catania, in dissesto grazie alle scelte scellerate delle precedenti amministrazioni di centrosinistra e centrodestra, ha ora un’ancora di salvataggio, – hanno spiegato in una nota i pentastellati etnei – lo si deve soltanto all’interessamento dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle e del viceministro Laura Castelli, non certo all’ostruzionismo del ministro Salvini, da sempre nemico del nostro sud e, ora, anche traditore del contratto di governo stipulato con il M5s».

Secondo i grillini, «i cittadini non hanno bevuto le becere propagande elettorali del vicepremier leghista» e lo hanno «contestato duramente Matteo Salvini e lo hanno costretto a scappare e a rifugiarsi, super scortato, dentro Palazzo degli Elefanti per l’incontro con il sindaco e con la sua giunta». 

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