Catania
Topi d’appartamento di Librino in trasferta nel Ragusano: 5 arresti
Un banda di ladri in ‘trasfertà, provenienti del rione Librino di Catania, è stata sgominata da carabinieri della compagnia di Modica e della tenenza di Scicli che hanno eseguito un’ordinanza cuatelare nei confronti di cinque indagati accusati di essere gli autori di diversi furti in abitazione nella provincia Iblea. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Gip di Ragusa, Andrea Reale, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Puleio.
Gli arrestati sono Francesco Bonaccorso, di 25 anni, Emanuele Dainotti, di 36, Giuseppe Indelicato, di 48, Francesco Puglisi, di 38, Salvatore Verga, di 25. Secondo quanto accertato avrebbero commesso innumerevoli furti in abitazioni tra il 2015 ed il 2016. Sono stati tutti bloccati nel quartiere di Librino, a Catania, e sono stati posti agli arresti domiciliari. L’operazione è stata denominata ‘Grimaldellò.
Le indagini cominciarono alla fine di ottobre del 2015, quando i carabinieri della Tenenza di Scicli arrestarono in flagranza di reato tre pregiudicati catanesi, tra cui Dainotti e Puglisi, sorpresi a rubare a Scicli, in un’abitazione in Via San Nicolò. Da successivi accertamenti emerse che gli arrestati erano stati segnalati quali possibili autori di furti in diverse province della Sicilia e, probabilmente, di numerosi altri furti in abitazioni avvenuti nel territorio della Compagnia di Modica. I componenti della banda sono stati individuati grazie a descrizioni fatte da vittime dei furti e testimoni. la banda avrebbe agito sempre con lo stesso ‘modus operandì. Dopo aver noleggiato un’autovettura a Catania, i componenti partivano alla volta delle mete prescelte per i furti. Una volta raggiunte, mentre uno dei componenti faceva da palo, almeno altri due si avvicinavano all’abitazione da colpire e, dopo aver suonato a citofono con insistenza per accertare che non vi fosse nessuno all’interno, forzavano una finestra o la porta con arnesi da scasso per poi rubare ciò che trovavano all’interno, soldi, attrezzature da lavoro, elettrodomestici, oro e gioielli.
Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno accertato almeno una decina di episodi di furto riconducibili alla banda, per un danno complessivo che si aggira intorno ai 30 mila euro.
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