Catania
Un drone pieno di microcellulari sopra Bicocca
I poliziotti penitenziari intercettano il velivolo. Indagini per capire a chi fosse destinato il "carico"
Una volta c’erano i piccioni viaggiatori. Oggi per mandare i messaggi e superare le grate del carcere ci sono i droni. Uno di questi però – destinatario era un recluso dell’alta sicurezza del carcere di Bicocca – è stato “intercettato” prima della consegna dai poliziotti penitenziari del comando di polizia coordinato dal Primo Dirigente Emiliano Guardì. A “bordo” trasportava 15 microcellulari, uno smartphone, schede telefoniche, spinotti usb, caricabatteria ed altri strumenti che sarebbero serviti a permettere ai detenuti di poter comunicare all’esterno. Naturalmente dopo il ritrovamento sono scattate le indagini anche per capire chi c’è dietro questo giro d’affari illecito. sono stati ritrovati dalla Polizia Penitenziaria nel reparto alta sicurezza del carcere di Bicocca, a Catania.
La notizia è stata diffusa dal sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp. Il presidente Giuseppe Moretti e il segretario provinciale catanese Massimiliano Geraci, esprimono «soddisfazione per la brillante operazione» che ha permesso di bloccare «il tentativo di introduzione a mezzo di drone, evitando così che i detenuti ne venissero in possesso. Da tempo – affermano i sindacalisti – lamentiamo la ferma preoccupazione per la tenuta della sicurezza degli Istituti penitenziari, e per questo chiediamo di dotare la polizia penitenziaria di jammer e inibitori di segnale, o ancora di formare personale con specifiche competenze nell’utilizzo e nella gestione dei droni, così da contrastare quanti violano gli spazi penitenziari per l’introduzione di ciò che è ritenuto illecito, come in questo caso i cellulari».La scoperta del drone trasportatore di microtelefoni è stata possibile «nonostante la gravissima carenza di personale» nel carcere di Bicocca.Il sindacato, in una nota, elenca i vari espedienti utilizzati per fare entrare «oggetti vietati» in carcere. Si va dall’utilizzo di pacchi, all’ingestione durante le fasi di permessi premio a quello più innovativo, ovvero la consegna a domicilio, innanzi alle finestre delle celle con l’utilizzo di droni.«Intendo personalmente complimentarmi con la polizia penitenziaria di Catania, ed in particolar modo con tutti gli operatori coinvolti nell’importante operazione che con “intelligence” hanno portato a termine, positivamente, una operazione di polizia giudiziaria, sventando il tentativo di introduzione di microcellulari, smartphone e schede sim all’interno del carcere», dice Moretti. «Il rinvenimento di così tanti cellulari e l’utilizzo come mezzo di trasporto del drone – aggiunge – merita una seria riflessione su come contrastare e scoraggiare, a stretto giro, l’uso dei droni negli spazi penitenziari, soprattutto in quel di Bicocca che strutturalmente è posizionato in un’area isolata, vicino l’aeroporto, in aperta campagna e, soprattutto, perché il penitenziario ospita solo detenuti alta sicurezza», conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA