Nell'Agrigentino
Carabiniere si uccide con un colpo di pistola nella caserma di Canicattì: famiglia e colleghi sconvolti
Il militare prestava servizio in quella caserma da anni
Ha sconvolto tutti la morte di un carabiniere all’interno della Caserma di Canicattì dove lavorava da anni. I colleghi sono accorsi dopo avere sentito il colpo della pistola ma purtroppo non c'è stato modo di salvarlo. Sconvolta soprattutto la sua famiglia, composta oltre che dalla moglie, anche da quattro figli. Quest’anno sono stati 66 i suicidi di rappresentanti delle forze dell’ordine. "Non è un problema di localizzazione geografica quanto di un ordinamento risalente al 1981 che non funziona e che vorremmo cambiare perché abbiamo a cuore la vita umana e crediamo nell’evoluzione delle leggi. Possiamo ancora impedire che i servitori dello Stato Italiano rivolgano il proprio malessere contro loro stessi". Una riflessione amara ed anche ottimistica che viene avanzata dal segretario nazionale Usip Rosaria Maira – responsabile mobbing e stalking e che sarà al centro della tavola rotonda "il buio dentro: fenomeno suicidario tra le forze dell’Ordine", organizzata per sabato 26 novembre, alle 10.30, nel salone delle bandiere del Comune di Messina.
AGGIORNAMENTO: sul suicidio del carabiniere l'Uisp (l'Unione Sindacale Italiana Poliziotti) ha fatto una precisazione. "A rettifica del precedente comunicato inviato nel pomeriggio, si precisa che il tragico dato del sucidio nella provincia agrigentina purtroppo esiste ma, per un refuso, risale a qualche tempo fa. Restano i recenti casi della provincia di Siracusa e il trend assolutamente negativo tra le Forze dell'Ordine e Militari ovvero l'incremento dei suicidi in tutta Italia, in questo 2022 fino ad oggi, che ha spinto l'Unione Sindacale Italiana Poliziotti (USIP) a sviscerare la tematica il prossimo 26 novembre mattina, al Comune di Messina, con l'opportuna cautela nel corso della tavola rotonda "IL BUIO DENTRO: il fenomeno suicidario tra le Forze dell'Ordine". L'approccio scelto dovrebbe portare ad una soluzione concreta. Ad essere chiamati a confrontarsi dirigenti nazionali e regionali del sindacato, professionisti competenti che già collaborano con la Polizia di Stato ed una vasta delegazione di politici nazionali e regionali, tra cui il Sottosegretario di Stato On. le Matilde Siracusano, che dovranno farsi portavoce verso il Governo nazionale. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA