POLIZIA
Catania: il roof top di un noto hotel sul lungomare trasformato in discoteca abusiva, ma arriva la polizia e interrompe la serata danzante
All'interno c'erano oltre 150 persone che avevano pagato 12 euro per entrare: ma non c'erano le autorizzazioni
Avevano trasformato un ristorante in discoteca, come se si possa cambiare destinazione d’uso a un locale senza autorizzazione. Ma sono stati scoperti da agenti del commissariato Borgo Ognina e della Divisione Polizia Amministrativa della Questura che hanno effettuato un controllo all’interno di un noto hotel del litorale catanese.
Nella circostanza hanno accertato che nel roof top a vetri posto all’ultimo piano dell’hotel, adibito a ristorante per gli ospiti della struttura, si stava svolgendo una vera e propria serata danzante, con tanto di dj e con oltre 150 persone sorprese a ballare.
Per accedere all’esclusivo evento, occorreva entrare nella hall dell’hotel e salire sull’ascensore che porta all’ultimo piano dello stabile dopo aver superato una rigida selezione operata da un buttafuori sulla base di una lista di ospiti ammessi. Giunti in terrazza, dopo aver pagato alla cassa la somma 12 euro e aver lasciato i cappotti nel guardaroba al costo di ulteriori 2 euro, i clienti potevano finalmente accedere alla sala ristorante, trasformata per l’occasione in una vera e propria discoteca.
Senza autorizzazioni
I poliziotti – dopo aver accertato che la serata danzante non era stata autorizzata ed era priva delle prescritte autorizzazioni come il certificato di agibilità e la licenza del Questore – dopo aver identificato numerosi avventori hanno interrotto l’evento. A questo punto è stato identificato e indagato il titolare dell’hotel, un catanese di 34 anni che ha assistito a tutte le fasi dell’accertamento. All’uomo è stato contestato il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento previsto dal Codice penale.
Nel corso del servizio, inoltre, è stato individuato e denunciato un 43enne che esercitava l’illecita attività di parcheggiatore abusivo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA