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Deposito della droga in un garage a Nesima: arrestato un 29enne

I carabinieri hanno trovato anche 3mila euro nascoste in una tazza, nella credenza della cucina dell'appartamento in cui abita l'arrestato

Di Laura Distefano |

Aveva trasformato il garage a Nesima (siamo nella zona degli impianti sportivi della Meridiana) in un deposito logistico di droga. Precisamente i carabinieri, la scorsa settimana, hanno recuperato dopo un blitz circa 12 chili di marijuana. Alberto Vadalà, 29 anni, è stato arrestato dai militari del comando provinciale e dai colleghi della stazione. Gli investigatori forti di una “soffiata” sulla possibile presenza di pistole nell’appartamento del sospettato hanno blindato ogni via di fuga e hanno fatto scattare l’operazione. Ma invece delle armi i carabinieri hanno trovato la riserva di sostanza stupefacente.I militari hanno prima perquisito l’abitazione trovando un mazzo di banconote di oltre 3.000 euro, nascoste all’interno di una tazza in una credenza della cucina.

Il garage trasformato in deposito di droga

I carabinieri sono stati attirati anche da un mazzo di chiavi in bella vista appese ad un portachiavi sulla parete del soggiorno. I militari hanno chiesto spiegazioni a Vadalà che è stato però molto vago. Le chiavi sono state provate su tutte le porte della casa ma non ne apriva nessuna. I carabinieri quindi hanno pensato di verificare se ci fosse un garage di pertinenza all’appartamento. I militari hanno così raggiunto il piano interrato dello stabile dove sono ubicati diversi box auto. Da uno di questi proveniva un forte odore di marijuana. Caso ha voluto che le chiavi trovate a casa del 29enne consentissero di aprire proprio quel garage.Una volta aperto il box i carabinieri hanno cominciato a passarlo al setaccio. E hanno trovato in un armadietto in legno due grossi bustoni di plastica, con all’interno altri pacchi di cellophane trasparente sottovuoto che contenevano “l’erba”. In un altro armadietto poi è stato rinvenuto tutto il materiale e la strumentazione per la preparazione delle dosi: bilancini di precisione, buste e altro.I dodici chili di marijuana sono stati inviati al laboratorio di analisi dell’arma dei carabinieri per essere sottoposti al test utile a stabilire il quantitativo di principio attivo e di tetracannabinolo. La droga è stata sequestrata così come il denaro, che è stato ritenuto guadagno dello spaccio.

L’udienza di convalida

Vadalà, che è difeso dall’avvocato Giovanni Avila, ha affrontato giovedì l’udienza di convalida davanti al gip Stefano Montoneri. Il giudice ha convalidato l’arresto ma ha disposto la scarcerazione del 29enne, disponendo l’obbligo di dimora nel quartiere di residenza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA