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Forti venti, neve e gelate: in Sicilia dopo la paura ora è conta dei danni

Di Redazione |

Auto danneggiate, alberi caduti, strade impraticabili, imbarcazioni che hanno rischiato di affondare, danni all’agricoltura: il maltempo delle ultime ore ha colpito duro in Sicilia. Forti venti, neve e gelate nel sud est dell’Isola hanno flagellato le coltivazioni, e domani mattina l’assessore regionale per l’Agricoltura, Edy Bandiera, si recherà nei territori di Pachino, Portopalo e Ispica per una prima ricognizione dei danni subiti dal territorio e dalle aziende agricole. «Stamani sono già stati inoltre prontamente allertati – si legge in una nota dell’assessorato – gli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura, che domattina, essendo peraltro il danno ancora in corso, si recheranno sul campo per una prima stima dei danni, presupposto fondamentale per avviare qualsiasi iniziativa a tutela dell’agricoltura».

A Siracusa vigili del fuoco in azione tutta la notte per tetti scoperchiati, alberi abbattuti, tabelloni pubblicitari caduti per terra ed anche sulle auto in sosta e spazzatura sparsa per le strade. Decine gli interventi nel capoluogo ed in tutta la provincia. Pali dell’Enel abbattuti hanno lasciato senza energia elettrica alcune zone. Al pronto soccorso dell’ospedale «Umberto I» il vento ha sradicato il tetto di protezione utilizzato dalle ambulanze e strappato nella frazione di Belvedere il telone di copertura del pallone tensostatico. E nel Siracusano i carabinieri del Comando provinciale hanno effettuato diversi interventi di soccorso nei confronti di automobilisti in difficoltà per la neve caduta nelle zone montane della provincia. In particolare pattuglie dei carabinieri sono intervenute sulla strada provinciale 25, tra Melilli, Villasmundo e Sortino, dove il transito è stato consentito solo con catene a bordo. Sulla provinciale 9 Sortino-Carlentini un pulmino per trasporto disabili è rimasto in panne: i carabinieri hanno atteso l’arrivo dei familiari che li hanno prelevati e portati a casa. 

Nel Catanese, a Misterbianco, rinviata l’apertura del Carnevale.

A Palermo ieri sera le forti raffiche di vento che hanno raggiunto i 100 chilometri orari hanno abbattuto una palma secolare nella centralissima Piazza Crispi, fortunatamente senza danni per automobilisti e passanti. Numerose le segnalazioni di alberi caduti per strada. In piazza XIII Vittime il monumento in ferro ai caduti nella lotta alla mafia per diverse ore ha oscillato pericolosamente. I vigili del fuoco sono intervenuti anche nel porticciolo dell’Arenella, dove alcune imbarcazioni rischiavano di affondare per il mare agitato. I collegamenti marittimi con l’isola di Ustica sono interrotti mentre i traghetti per Napoli e Genova sono partiti solo questa mattina e quello per Livorno ha preso il largo con alcune ore di ritardo. Squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile sono intervenute anche in diverse zone della provincia a causa della neve che ha bloccato numerosi automobilisti, soprattutto sulle strade delle Madonie. Al momento è interrotto il transito verso la stazione sciistica di Piano Battaglia.

Per sottrarsi ai forti venti che soffiano sul Mediterraneo e hanno reso il mare «molto mosso», una decina di navi in transito hanno chiesto alla sala operativa della Capitaneria di porto di Gela di potersi avvicinare alla costa per gettare l’ancora e sostare in rada. A ciascuna imbarcazione è stato assegnato un «punto di fonda” sicuro nel golfo gelese, in attesa che passi il maltempo. I natanti attraccati al porto rifugio e al pontile del porto isola hanno intanto rafforzato gli ormeggi. 

Flagellate dal maltempo anche le Eolie, dove ieri ha pure nevicato. Per il secondo giorno consecutivo i collegamenti marittimi sono interrotti a causa delle condizione meteo e del forte vento. Una violenta mareggiata ieri sera ha colpito in particolare la frazione di Canneto a Lipari: le strade sono state allagate e alcune abitazioni danneggiate dalla furia delle onde. I vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile sono dovuti intervenire anche con le ruspe per ripulire tutto il lungomare da terriccio e sabbia. Anche ad Acquacalda la violenza del mare ha raggiunto l’abitato di San Gaetano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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