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Il capo della Polizia: «Meglio una borsa di studio in più che qualche scorta»

Di Redazione |

«In queste settimane sono stato in religioso silenzio sul tema delle scorte. Ho sentito parole forti, come vigliacchi o attività di mobbing. Bene, vorrei ricordare che quando si decidono queste cose, ci sono delle persone che si assumono, in prima persona, delle responsabilità. In un paese che tende sistematicamente ad allontanare da se la responsabilità, ci sono delle persone che invece si assumono delle responsabilità. Possono essere decisioni corrette o meno, ma non sono mai un servizio di vigliaccheria, anzi sono una profonda assunzione di responsabilità. Vorrei dire che è molto più incidente fare borse di studio che non attribuire qualche scorta in più».

Il capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli rompe il silenzio sulle recenti polemiche sulle scorte, a partire da quella tolta al capitano Ultimo, e lo fa a Palermo, durante la presentazione della borsa di studio intitolata al Prefetto Antonio Manganelli e voluta dalla famiglia di Antonio Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone morto con il giudice il 23 maggio 1992. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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