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l'inchiesta

Ludopatia, “tassa” per mezza Sicilia: il picco a Catania, Ragusa e Siracusa

Dalle scommesse al gioco on line, l’Isola seconda per spese pro capite: fino a 1.400 euro

Di Laura Distefano |

Malati di ludopatia. L’altra faccia dello scandalo del calcio scommesse, che vede nel registro degli indagati della procura di Torino nomi altisonanti dei club di serie A. Una dipendenza patologica che spinge in modo irrefrenabile a fare puntate. E non ci sono modi di smettere. Trasformando la voglia di scommettere in una vera e propria droga. E qui non c’è la voglia spasmodica di poter diventare ricchi con un bacio della dea bendata. I calciatori hanno tanti problemi ma non quelli economici, visti i contratti milionari e le elargizioni degli sponsor. E allora cosa succede? C’è chi ha messo sul tavolo la parola ludopadia, che si è diffusa a ritmi galoppanti prima con il proliferare dei Bingo e ora con i centri scommesse alla portata di click.

Allarme in Sicilia

La Sicilia è una delle regioni dove la dipendenza da gioco d’azzardo ha raggiunto livelli davvero preoccupanti. Siamo secondi per spesa pro-capite nella spesa per gioco d’azzardo e terze per le scommesse online. Non è un caso infatti che la Regione Siciliana ha istituito un osservatorio sul disturbo da gioco d’azzardo. O «sindrome da gioco con vincita in denaro» come l’ha definito l’organizzazione mondiale della sanità. Acronimo Gap. Sono messe in campo da ogni Sert azioni di prevenzione, interventi informativi anche nelle sale gioco e servizi di supporto psicologico.Del “tavolo” fa parte anche il direttore dell’unità operativa delle dipendenze patologiche Asp di Catania Fabio Brogna. «Il calcio scommesse rientra – spiega – nei casi più esasperati del gioco d’azzardo legato ai risultati di eventi direttamente collegati al gioco del calcio ma in senso lato alle scommesse legate a eventi di carattere sportivo. È chiaro che i fruitori ultimi, che scommettono, possono sviluppare dipendenze patologiche legate alla reiterazione del gioco, come per le scommesse ippiche e come per le altre ludopatie».

Non solo ludopatia

Il dato maggiormente inquietante è che chi è ludopatico molte volte soffre di altre dipendenze. «È risaputo – argomenta Brogna – che la sintomatologia presentata dai giocatori spesso è sovrapponibile a quella di coloro che utilizzano sostanze con caratteristiche di uso, abuso, tolleranza, astinenza, dipendenza e ricadute ricorrenti tipiche delle patologie croniche recidivanti. Frequentemente nei ludopatici si riscontra in comorbilità anche un uso di sostanze legali e illegali come dipendenze secondarie o primarie in alcuni casi».

I segnali

L’insorgenza del Gap è lenta e graduale. Nella prima fase (vincente) il gioco è uno strumento di sfogo e distrazione, nel secondo step (perdente) si manifestano di dipendenza e indebitamento. Al terzo gradino (disperazione) il giocatore perde il controllo e comincia a isolarsi. Nella quarta e ultima zona (critica) lo scommettitore tralascia gli altri aspetti della vita e mette a rischio relazioni personali e professionali.«Il soggetto dipendente – chiarisce ancora Brogna – non si sente in grado di porre un freno all’impulso di giocare e necessità di somme di denaro sempre maggiori. È generalmente irritabile, aggressivo, quando tempo di ridurre il tempo passato a giocare, sperimentando una vera e propria crisi d’astinenza dal gioco, mente ai familiari e alle persone care». E molte volte, soprattutto a causa dell’indebitamento, si può «arrivare anche al suicidio».

Quanto è diffusa

La diffusione del fenomeno tocca davvero record inquietanti nell’isola. «Dati allarmanti – sviscera Brogna – collocano l’Italia ai primi posti al mondo per spesa pro-capite in gioco d’azzardo, con la Sicilia seconda regione nazionale per incidenza del fenomeno, con un esborso pro capite di 825,52 euro, come evidenziato dall’ultima rilevazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con picchi di oltre 1400 euro nelle province di Ragusa, Siracusa e Catania e terza per esborso on line». Per il web altra maglia nera per la Sicilia. «La terza regione in Italia per il Gioco d’azzardo online, con 7 miliardi e 600 milioni circa».

L’identikit del ludopatico

Difficile fare un identikit dello scommettitore tipo. «L’impatto sulla salute pubblica è significativo, con prevalenza del 2% circa e coinvolgimento trasversale delle fasce d’età.In particolare, nei Servizi per le Dipendenze Patologiche nella provincia di Catania sono stati presi in carico nel 2022 circa 400 utenti, con prevalenza di sesso maschile, pur contando una significativa presenza femminile, con un’incidenza sulla popolazione ogni fascia d’età, con la prevalenza in età adulta tra i 30 e i 34 anni, pur riscontrando una tendenza all’abbassamento dell’età anagrafica con il coinvolgimento anche dei minorenni, soprattutto sui giochi on-line».

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