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LA DENUNCIA

Maltempo, il sindaco di Scordia: «Ci siamo scoperti inermi davanti al disastro»

Franco Barchitta parla dell'eccezionale nubifragio che ieri pomeriggio ha colpito la cittadina della Piana di Catania. Il primo cittadino ha ricevuto il cordoglio del presidente della Regione Musumeci per la vittima e per i danni provocati dal maltempo

Di Redazione |

«La notte scorsa siamo stati colpiti da un uragano e ci siamo trovati inermi davanti ad un disastro. Non avevano un mezzo adatto per poter intervenire per aiutare le persone in difficoltà. La Protezione Civile ci deve aiutare. Le finanze di molti Comuni, compreso il nostro, sono in ginocchio. Dobbiamo adeguarci a fronteggiare questi eventi calamitosi che si ripetono». Lo afferma Franco Barchitta, sindaco di Scordia, centro abitato del Catanese maggiormente colpito dal maltempo, dove un uomo è morto e la moglie risulta dispersa. Il primo cittadino è col capo della Protezione Civile Regionale Salvatore Cocaina ed oggi pomeriggio incontrerà i 'colleghì di Militello e Palagonia, paesi anch’essi colpiti dal maltempo. Intanto ha chiesto lo stato di calamità naturale e spera «che anche i privati, che hanno subito molti danni, possano ricevere un aiuto». 

«Ieri è accaduto tutto con una velocità inaspettata – sottolinea Barchitta -. Stiamo compiendo una prima stima dei danni e stiamo intervenendo per l’allagamento in molte abitazioni, anche in quelle periferiche. Stanotte siamo riusciti con mezzi pesanti a rendere fruibili tutte le strade di ingresso al paese che erano bloccate». 

«La gente è sfiduciata e spaventata – aggiunge il sindaco di Scodia – e non si riesce a spiegare perché succedono queste cose. Esattamente tre anni addietro, nell’ottobre del 2018, il paese fu colpito da un’ondata di maltempo che provocò ingenti danni, ma non vittime perché accadde di notte. Stavolta purtroppo non è andata così».

«Ho espresso il mio cordoglio al sindaco, Franco Barchitta, per la tragedia che ha colpito la comunità di Scordia. Provo dolore e rabbia per quanto è accaduto, oltre a profonda preoccupazione per il persistere dell’ondata di eccezionale maltempo che interessa in queste ore, in particolare, la Sicilia orientale». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. «Fiumi di fango, precipitazioni pari a quelle che si registrano in sei mesi, crolli ed esondazioni, sono effetti dei cambiamenti climatici che, in un contesto di dissesto idrogeologico del territorio che contrastiamo dal nostro insediamento, arrivano a provocare morte e danni enormi», aggiunge. "Sono in costante contatto, da ieri sera, con il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, che sin da subito, con i suoi uomini, con i volontari, col Genio civile e col Corpo forestale, ha effettuato numerosi sopralluoghi per il più celere ripristino della normalità nei centri maggiormente colpiti. Si sta procedendo ad una prima ricognizione dei danni e nelle prossime ore riunirò il governo regionale per deliberare lo stato di emergenza e chiedere a Roma la dichiarazione dello stato di calamità», conclude.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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