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Messina, è ancora emergenza acqua

Messina, ancora emergenza acqua: Crocetta riunisce la nuova giunta per stato di calamità

L’Esercito in azione in città e sul luogo del guasto alla condotta

Di Redazione |

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha già convocato la neonata giunta regionale che si è riunita questa sera. Alla giunta hanno partecipato gli assessori Lo Bello, Cracolici, Gucciardi, Barbagallo, Marziano, Croce, Pistorio, Miccichè. Gli assenti stanno ancora completando la documentazione prevista dalla legge per l’insediamento.  All’ordine del giorno c’erano solo la dichiarazione di stato di calamità naturale per la crisi idrica di Messina e la richiesta al governo nazionale di riconoscimento dello stato di emergenza, che sono stati approvati.   Tre ulteriori delibere coinvolgono nella richiesta di stato calamità naturale, quasi tutte le province siciliane colpite da alluvioni, inondazioni e frane.  «Mantengo gli impegni assunti con la città di Messina – ha affermato Crocetta – e con la nuova giunta cominciamo concretamente a lavorare. Entro domani spero di incontrare tutti gli assessori, per tracciare con loro le prime linee di governo che dobbiamo portare avanti in coerenza con il programma concordato con gli elettori siciliani».    

A Messina intanto continua l’emergenza acqua: molte zone non sono state rifornite d’acqua nonostante le autobotti e l’arrivo della nave cisterna: sono penalizzate le aree che si trovano nella parte alta della città. Numerose le proteste pervenute all’Amam che segnalano l’assenza dell’arrivo delle autobotti o dei ritardi. In città sono in azione i militari dell’Esercito con autobotti e diverse squadre di volontari che accorrono in aiuto di anziani e disabili. I militari hanno distribuito acqua nei rioni a ‘secco’ e hanno eseguito interventi in due scuole, e anche all’istituto Antoniano di Cristo Re, che si occupa della distribuzione dei pasti per i poveri, in quest’ultimo caso per consentire il funzionamento della mensa e del servizio docce.​ L’approvvigionamento è stato già riprogrammato per altri tre giorni almeno, il 7 il 10 e il 13 novembre.

L’Esercito, con i militari del quarto reggimento genio, arriva anche a Calatabiano, in provincia di Catania, paese in cui una frana ha danneggiato la condotta idrica che rifornisce di acqua Messina. La decisione è stata presa ieri, dall’Unità di crisi che sta coordinando gli interventi per fare uscire il capoluogo peloritano dalla seconda emergenza idrica nel giro di due settimane. Tecnici a lavoro con gli esperti del genio civile di Messina e Catania per valutare la possibilità di realizzare un by pass in grado di aggirare la collina di “Piano Piraino”, zona in cui si è verificato lo smottamento.    

«Riteniamo al momento sia fattibile realizzare un altro bypass di un chilometro nella condotta di Fiumefreddo per aggirare la frana e aumentare il volume dell’acqua in città. Il lavoro verrà realizzato grazie a una ditta di Brescia che utilizza un materiale tedesco di ultima generazione che è flessibile» ha detto il capo del Genio Civile di Messina Leonardo Santoro dopo aver partecipato al sopralluogo con i tecnici e i dirigenti Amam, i tecnici della fabbrica, personale della Protezione Civile e dell’Esercito.

Sulla crisi idrica a Messina è intervenuta la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan: “È inconcepibile che nel nostro Paese – ha detto – per l’incuria in cui si tiene il territorio, per la mancanza di investimenti ma anche di senso di responsabilità, siano sempre i cittadini a pagare”.

Anche Milazzo, nel Messinese, rischia di rimanere a secco dopo un guasto alla condotta del Floripotema che rifornisce la città mamertina. Al momento, disagi soli nella zone più alte rispetto al livello del mare. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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