Cronaca
Migranti: notte di tensioni a Porto Empedocle, protestano turisti diretti a Lampedusa
PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) – Notte di tensione a Porto Empedocle, dove diversi turisti hanno chiesto il rimborso del biglietto dopo avere atteso la nave a Lampedusa, arrivata in ritardo e mai più ripartita. Stando al racconto delle persone a bordo della nave, il ritardo sarebbe dovuto alle procedure di imbarco di più di 300 migranti, poi effettivamente scesi e collocati, a piedi, nella vicina tensostruttura di Porto Empedocle, già satura.
Questa situazione ha portato molti turisti a chiedere il rimborso del biglietto con la nave che non è ripartita nella notte, ma è rimasta ormeggiata, ufficialmente per una avaria al motore.
Dopo la sanificazione dei locali, alcuni dei vacanzieri diretti a Lampedusa sono stati invitati a dormire a bordo della nave. Molti però hanno preferito ritornare a casa, non senza rabbia: alcuni turisti, in escandescenze nei locali della biglietteria, sono stati identificati dalle forze dell’Ordine, che hanno sorvegliato l’area del porto per tutta la notte.
A Porto Empedocle la tensione si taglia col il coltello. «Siamo esasperati. Non ce la facciamo più» aveva detto l’altro ieri la sindaca di Porto Empedocle (Agrigento) Ida Carmina, del M5S lanciando un appello un appello al Presidente del Consiglio Conte affinché si intervenga al più presto. «Ci stanno mettendo in grandissima difficoltà – aveva detto – mi fa male il cuore. Io ho fatto una ordinanza per evitare che ci fossero altri sbarchi e invece Porto Empedocle continua essere utilizzata come sede privilegiata di tutti gli sbarchi per scelta governativa. Questo è motivo di grande sofferenza per la città e compromette le prospettive per il futuro».
«Poi la gente se la prende con me e solo con me quando scappano i migranti – aveva spiegato – . Uno mi ha gridato: “Se domani mio figlio si ammala, ti vengo a prendere a casa” insomma ha ragione il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio quando dice che ci sono “gravi problemi di ordine pubblico”». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA