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Omicidio Loris, si è concluso l'interrogatorio

Omicidio Loris, Veronica da diverse ore sotto torchio al carcere di Agrigento

 «Non lo portai a scuola, ma non l'ho ucciso»

Di Redazione |

AGRIGENTO – Si è conclusa, nel carcere di Agrigento, la deposizione di Veronica Panarello, cominciata dopo mezzogiorno, davanti al sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota. La donna, accusata di avere ucciso il figlio Loris, è stata sentita, su sua richiesta, a sommarie informazioni alla presenza del suo legale, l’avvocato Francesco Villardita. Erano presenti anche due investigatori attivi nell’indagine: il capo della squadra mobile, Nino Ciavola, e il capitano Domenico Spadaro del comando provinciale dei carabinieri di Ragusa.

«NON PORTAI LORIS A SCUOLA»

Il sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota, dopo la deposizione di Veronica Panarello, durata circa sette ore, ha lasciato il carcere di Agrigento salendo direttamente su un’auto e lasciando la struttura penitenziaria senza parlare con i cronisti in attesa. Non è ancora uscito, invece, il legale della donna, l’avvocato Francesco Villardita.È ancora in corso, nel carcere di Agrigento, la deposizione di Veronica Panarello, cominciata dopo mezzogiorno, davanti al sostituto procuratore di Ragusa, Marco Rota. La donna, accusata di avere ucciso il figlio Loris, è sentita, su sua richiesta, a sommarie informazioni alla presenza del suo legale, l’avvocato Francesco Villardita.  

«Loris non l’ho ucciso io»: così Veronica Panarello al Pm Marco Rota nella deposizione in carcere ha ribadito la propria innocenza. Ha ammesso però di “non averlo accompagnato a scuola”, ma che il giorno in cui è stato ucciso il bambino «è salito a casa con le chiavi» che gli ha dato lei. Poi, ha aggiunto, di «avere un buco e di non ricordare».

Chiede il “silenzio stampa” sulla sua assistita, Veronica Panarello, l’avvocato Francesco Villardita che uscendo dal carcere annuncia: «non farò più alcuna dichiarazione fino all’udienza preliminare» fissata per il 19 novembre prossimo davanti al Gup di Ragusa. Alle domande dei cronisti su come sta Veronica o se farà ricorso a riti alternativi, il penalista replica: «nessun commento». «È stata una giornata pesante – dice – dopo 12 ore in carcere. Voi potete fare tutte le ipotesi che volete, io non parlo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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