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IL CASO

Palermo, sassaiole contro poliziotti e vigili del fuoco che volevano spegnere le “vampe” di San Giuseppe

Secondo un primo bilancio due agenti sono rimasti feriti: dalle pietre lanciate a protezione dei falò accesi

Di Redazione |

Agenti di polizia feriti per il lancio di pietre verso i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che cercano di spegnere le cataste di legno, conosciute come “vampe”, alla vigila della festa di San Giuseppe che sono state accese in alcuni quartieri di Palermo. Una tradizione che risale all’800. Cataste di legno che sono state incendiate in centro come al Borgo Vecchio o in periferia allo Zen e a Brancaccio.

Secondo un primo bilancio due agenti di polizia sono rimasti feriti: uno in via Stazzone e uno allo Zen. Sono stati colpiti dalle pietre lanciate a protezione delle vampe accese. Uno è stato portato in ospedale e non si conosce la prognosi.

I vigili del fuoco sono stati impegnati in decine di incendi in via Imera, in piazza Kalsa, in via Cimbali, in via Giuseppe Amari, in via Luigi Galvani, in via Erice, in via Francesco Crispi in diverse zone.

Anche un mezzo dei vigili del fuoco utilizzato durante lo spegnimento della «vampa» in via Filippo Corazza è stato danneggiato dal fitto lancio di pietre e non potrà essere utilizzato per le operazioni di soccorso.

«È una vergogna – dice un vigile del fuoco impegnato da questa mattina – ovunque sassaiole e lancio di bastoni. Personale ferito e mezzi danneggiati. Mi vergogno di questa città».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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