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Pietra lavica estratta abusivamente da una cava nel Catanese: area sequestrata

Il rappresentante legale dell’azienda è stato denunciato per esercizio di attività estrattiva in assenza delle prescritte autorizzazioni.

Di Redazione |

I carabinieri hanno sequestrato a Santa Maria di Licodia (Catania) una cava di 1.500 metri quadri dalla quale un’azienda, che si occupa della produzione di conglomerati cementizi e calcestruzzi, avrebbe estratto abusivamente pietra lavica. L’area è stata sequestrata e il rappresentante legale dell’azienda è stato denunciato per esercizio di attività estrattiva in assenza delle prescritte autorizzazioni. Deve anche rispondere di gestione illecita di rifiuti speciali perchè nei pressi dell’area i carabinieri hanno scoperto nel terreno un’ampia fossa del diametro di circa 10 metri e profonda circa 5 metri destinata allo scarico illecito dei rifiuti liquidi provenienti verosimilmente dal lavaggio delle betoniere adibite al trasporto di calcestruzzo.

All’operazione hanno preso parte i carabinieri della locale stazione e quelli del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Catania, supportati da personale del nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia. Controllando con l’ausilio dei tecnici del distretto minerario di Catania, i militari hanno accertato che erano già stati estratti e frantumati abusivamente sul posto 3.000 metri cubi di materiale lavico, che era stato adoperato per produrre cementi e calcestruzzi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA