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Intimidazione

«Sindacati nazisti, Landini nazista»: scritta comparsa sul portone della Cgil di Palermo

Il segretario della Cgil di Palermo, Mario Ridulfo, ha avvisato la Digos e messo a disposizione della questura di Palermo le immagini delle telecamere di videosorveglianza

Di Redazione |

Atto intimidatorio contro la Camera del Lavoro «Giovanni Orcel» della Cgil di Palermo. La notte scorsa, ignoti hanno imbrattato le porte di ingresso della sede del sindacato, in via Meli, a Palermo, con scritte offensive: «sindacati nazisti, Landini nazista». Il segretario della Cgil di Palermo, Mario Ridulfo, ha avvisato la Digos e messo a disposizione della questura di Palermo le immagini delle telecamere di videosorveglianza. "Questi episodi indicano che stiamo vivendo un momento di tensione sociale in Italia e a Palermo, anche per via delle elezioni – dice Ridulfo – Non è la prima Camera del lavoro in Italia che viene colpita e, senza dubbio, tutto questo non ci farà arretrare dalle nostre posizioni e, soprattutto non ci fermerà nel lavoro di andare incontro alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini». 

Noi siamo tranquilli, facciamo il nostro lavoro e continuiamo a portare avanti la nostra iniziativa nei confronti di precari, lavoratori e disoccupati. Non sarà un gesto del genere a fermarci – aggiunge Ridulfo -. E' il segnale di un clima generale, non è il primo caso in Italia e ne sono successi altri anche più gravi, come quelli contro la sede della Cgil a Roma. Un clima di intolleranza, effetto anche della campagna elettorale per le amministrative che in questi giorni concentra a Palermo tanti leader della maggioranza, tra cui Salvini e Meloni. E ricordiamo le roventi polemiche legate alla presenza di Dell’Utri e Cuffaro nella sfida elettorale in corso. A questo proposito, le posizioni assunte dalla Cgil Palermo sono state chiare, come rimane ferma la nostra posizione sulla legalità». "Il clima generale che si respira nel Paese è preoccupante e certo non aiuta – prosegue Ridulfo – Abbiamo denunciato il fatto alla Questura e alla Cgil nazionale. Sarà la polizia a fare le sue sue indagini e a stabilire se si tratta di nuovi fascisti, no vax, neonazisti, sovranisti, qualunquisti, o del gesto di qualche cretino. Chi l’ha fatto sapeva però di fare uno sfregio alla sede Cgil, in una strada frequentata anche di sera, con i tanti locali della movida aperti fino a notte e sotto le telecamere del portone. Chi l’ha fatto ha agito scientemente. E se la Cgil viene presa di mira evidentemente viene ritenuta un soggetto che va contrastato. Siamo tranquilli, continuiamo a fare il nostro lavoro, a rappresentare e difendere le lavoratrici e i lavoratori e non rinunciamo al nostro punto di vista sulle questioni generale e sulle questioni politiche e sulle sfide di ogni giorno per i diritti dei lavoratori».

«Un vergognoso gesto, un’aggressione a una delle nostre sedi dal sapore intimidatorio che non sortirà alcun effetto se non quello di costringerci a ripulire». Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, sulle scritte offensive comparse sul portone della sede della Camera del lavoro di Palermo. "Episodi di questo genere inquietano – aggiunge Mannino – perché danno il segno di un clima di tensione sociale in città. Sono fatti da non sottovalutare, di strisciante violenza, su cui è obbligo indagare per snidare quello che sottendono. Alle compagne e ai compagni della Camera del lavoro va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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