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Solfiti e nitrati in sei macellerie su otto controllate alla fiera

Uso di solfiti e nitrati in sei macellerie in Piazza C.Alberto. Scattano denunce

La merce era stata sequestrata lo scorso 4 maggio. E tra gli esercizi commerciali "incriminati" ci sarebbe anche quello in cui fu venduta la polpetta che provocò la morte di una studentessa ragusana, rimasta in coma dieci anni

Di Redazione |

 CATANIA – Sei macellerie su otto, nella zona di piazza Carlo Alberto, a Catania, fanno uso di solfiti e nitrati. E’ il dato, definito «molto allarmante», delle analisi di laboratorio durante attività di controllo delle macellerie della zona compiuta dai carabinieri del Nas e da quelli del comando provinciale di Catania a compimento di un’attività di sequestro della merce, effettuata lo scorso 4 maggio. E in una delle macellerie finite sotto la lente d’ingrandimento dei Nas, tra l’altro, sarebbe stata venduta la polpetta “trattata” sempre con solfiti che provocò uno shok anafilattico a Sara Di Natale, la studentessa ragusana morta nell’aprile scorso dopo dieci anni di coma.

I titolari degli esercizi commerciali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per contraffazione di sostanze alimentari e per vendita di sostanze alimentari non genuine. I carabinieri sottolineano che quanto emerso dai controlli, effettuati con la collaborazione dei medici del locale dipartimento di prevenzione veterinaria «denota quanta poca sensibilità e attenzione pongono gli esercenti del settore nella vendita al dettaglio delle carni destinate ai consumatori che giornalmente frequentano il mercato».

 «Si tratta – aggiugnono i carabinieri – di una pratica ancora oggi molto diffusa consistente nell’impiego illecito di solfiti e nitrati nelle carni fresche per impedirne la rapida ossidazione ed il deterioramento, favorendo il mantenimento di un aspetto “ravvivato” dal tipico colore rosso sebbene siano già iniziati i processi di putrefazione, in questo modo fraudolentemente mascherati».

«L’uso di tali additivi chimici non consentiti e non dichiarati che agiscono come veri e propri allergeni – continuano – può provocare effetti tossici talvolta letali come, purtroppo, le recenti cronache ci documentano». «Sul fenomeno – concludono i carabinieri – sarà mantenuta alta e costante l’attenzione da parte dei militari del Nas, che procederanno a compiere ispezioni analoghe anche in provincia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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