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Voto di scambio a Paternò, giunta Naso sempre più monca: Comis si dimette

E' stato indagato insieme al sindaco nell'ambito dell'inchiesta "Athena" della Procura di Catania

Di Mary Sottile |

A una settimana dalla bufera sull’Amministrazione comunale, determinata dall’operazione “Athena”, si è dimesso a Paternò l’assessore Turi Comis (nella foto), indagato a piede libero insieme al sindaco Nino Naso per voto di scambio politico-mafioso. «È con grande rammarico ma anche con estremo senso di responsabilità che le comunico le mie dimissioni dalla carica di assessore – scrive Comis nella nota – pur sapendo della mia assoluta estraneità ai fatti contestatimi e con la consapevolezza e la tranquillità di chi ha fatto sempre e seriamente il proprio dovere. Affronterò questa situazione con grande rispetto e fiducia nell’operato della magistratura, in attesa che la mia posizione venga al più presto chiarita. In questo momento nell’interesse esclusivo della mia amata Paternò che non deluderò mai – scrive ancora Comis dopo avere ringraziato il sindaco – reputo di non poter operare con serenità nell’esercizio delle mie funzioni. Dimostrerò la mia assoluta estraneità alle accuse. I miei legami con alcuni soggetti erano solo determinati dal mio lavoro».

Il Pd parla di gesto di responsabilità da parte di Comis, «che dimettendosi sgombera il campo delle Istituzioni da qualsiasi sospetto di inquinamento», e chiede che lo stesso faccia il sindaco. FdI e M5S invece chiedono la convocazione di un Consiglio comunale e urgente per discutere dell’argomento.Di fatto, la giunta Naso è sempre più monca. Agli assessori dimissionari per fratture politiche con i sammartiniani (Giuseppe Castelli e Patrizia Virgillito), si aggiunge ora Comis. In carica restano solo tre assessori: Andrea Lo Faro, Giovambattista Caruso e Carmelo Ciccia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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