Calano i prestiti ma aumenta l'usura: la Sicilia al terzo posto
Calano i presti ma aumenta l’usura: la Sicilia al terzo posto
Il crollo dei finanziamenti aumenta l'usura in Sicilia che è al terzo posto della classifica nazionale
In Sicilia aumenta l’usura, ma perché? Molte meno persone, ma soprattutto molte meno piccole aziende sono costrette a richiedere un finanziamento e, a causa della contrazione dei prestiti bancari, si affidano agli usurai, incrementando la diffusione di prestiti illegali a interessi, molto spesso, non onorabili.
Aumenta l’usura in Sicilia: i dati della CGIA di Mestre
Secondo i dati commentati da Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi dell’Associazione Artigiani Piccole Imprese Mestre, tra la fine di giugno del 2011 e lo stesso periodo del 2015, c’è stato un crollo dei prestiti alle aziende pari a 104,6 miliardi di euro, mentre il numero di estorsioni e di delitti legati all’usura denunciato è di gran lunga aumentato: nel 2011 le denunce di usura erano 352, nel 2013 (ultimo dato disponibile) sono salite a 460 (+30,7 %); le estorsioni, sono passate da 6.099 a 6.884 (+12,9%).
Storicamente il Sud Italia è sempre stato il più colpito da questa piaga e l’ultimo indice del rischio di usura stilato dalla CGIA di Mestre conferma questo dato: nel 2014, infatti, la Campania, la Calabria, la Sicilia, la Puglia e la Basilicata sono state le regione in cui si sono segnalati i picchi maggiori.
La “classifica” dei livelli di usura nelle regioni: Sicilia sul “podio”
Ecco i dati relativi all’usura nelle regioni italiani e i relativi livelli:
POSIZIONE |
REGIONE |
COSTO |
LIVELLO USURA |
1 |
Campania |
155,1 |
Molto alto |
2 |
Calabria |
146,6 |
Alto |
3 |
Sicilia |
145,3 |
Alto |
4 |
Puglia |
136,3 |
Alto |
5 |
Basilicata |
133,2 |
Alto |
6 |
Molise |
126,0 |
Alto |
7 |
Abruzzo |
118,7 |
Alto |
8 |
Lazio |
109,5 |
Alto |
9 |
Valle d’Aosta |
105,8 |
Alto |
10 |
Umbria |
103,6 |
Alto |
11 |
Marche |
103,3 |
Medio |
12 |
Sardegna |
100,9 |
Medio |
13 |
Emilia Romagna |
96,9 |
Medio |
14 |
Toscana |
89,7 |
Medio |
15 |
Piemonte |
86,4 |
Basso |
16 |
Lombardia |
82,2 |
Basso |
17 |
Liguria |
80,9 |
Basso |
18 |
Veneto |
73,2 |
Basso |
19 |
Friuli Venezia Giulia |
72,8 |
Basso |
20 |
Trentino Alto Adige |
47,6 |
Molto Basso |
L’indice del rischio di usura, è stato calcolato mettendo a confronto alcuni indicatori (differenziati per regione) riferiti prevalentemente al 2014 offerti da ISTAT, Banca d’Italia e Infocamere. I parametri coinvolti nel calcolo sono stati:
-
la disoccupazione
-
le procedure concorsuali
-
i tassi di interesse applicati
-
le denunce di estorsione e di usura
-
i protesti
-
il numero di sportelli bancari
-
il rapporto tra sofferenze ed impieghi registrati negli istituti di credito.
Quali sono i fattori che spingono gli imprenditori a indebitarsi?
“Con le sole denunce effettuate dalle forze di Polizia all’Autorità giudiziaria – sostiene Zabeo – non è possibile dimensionare il fenomeno dell’usura: le segnalazioni, purtroppo, sono relativamente poche”. A parte la recessione che pur essendo diminuita è comunque da tenere in considerazione, i fattori che influenzano l’aumento dell’usura e dello strozzinaggio sono le scadenze fiscali e le piccole spese impreviste che gli imprenditori non riescono ad affrontare rispettando le tempistiche.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA