Economia
Incentivi per le nuove assunzioni La manovra economica ne offre cinque
Palermo. La legge di Bilancio 2019, oltre ad offrire un incentivo all’assunzione di titolari di Reddito di cittadinanza e ad estendere la misura “Resto al Sud” ai professionisti e ad elevare per tutti, neoimprenditori e giovani professionisti, l’età massima a 46 anni non compiuti per avviare l’attività di studio o di impresa, ha confermato, integrato o introdotto in tutto cinque altri incentivi per promuovere la nuova occupazione. Si tratta di opportunità assai vantaggiose per i datori di lavoro, soprattutto al Sud. La sfida per il governo gialloverde è verificare se ciò sia sufficiente a convincere le aziende a fare nuove assunzioni in un periodo di rallentamento della crescita economica. È vero che la spinta ai consumi, nella logica della manovra, dovrà venire dal Reddito di cittadinanza e da quota 100 che libererà posti di lavoro, ma gli effetti sugli acquisti da parte delle famiglie si vedranno dopo alcuni mesi. È probabile che il ricorso ad incrementi di organico potrà scattare nella seconda metà dell’anno.
Vediamo in dettaglio quali sono gli incentivi all’occupazione disponibili dopo la legge di bilancio 2019, con l’ausilio di Vincenzo Silvestri, presidente nazionale della Fondazione consulenti per il lavoro.
«Districarsi nei nuovi sgravi all’occupazione non sarà facile – dice Silvestri – . Come al solito, infatti, registriamo un mix tra norme vigenti e nuove e, soprattutto, sovrapposizione di misure che può portare in confusione l’operatore. Se a tutto questo aggiungiamo che per alcune misure si attende ancora l’emanazione dei decreti attuativi e poi delle immancabili circolari dell’Inps, effettuare scelte consapevoli sarà veramente un’impresa».
Proviamo, intanto, a far ordine riepilogando schematicamente i singoli interventi.
Sgravio infra-trentenni legge di Bilancio 2018. Ha carattere strutturale. L’assunzione deve essere a tempo indeterminato, copre il 50% dei contributi fino ad un massimo di 3.000 euro annui e ha una durata di 36 mesi. Condizione essenziale del lavoratore è non avere mai avuto un contratto a tempo indeterminato. È applicabile su tutto il territorio nazionale.
Bonus Sud per il 2019. Riparte l’edizione 2019 dell’incentivo occupazionale limitato alle regioni del Sud per assunzioni a tempo indeterminato. Destinatari: giovani da 16 a 34 anni, disoccupati; oppure soggetti over 35 anni privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
Sgravio contributivo “Decreto dignità” in vigore dal 2019 under 35 anni. Sarà operativo per il 2019 e 2020. Durata 36 mesi, l’assunzione deve essere a tempo indeterminato, importo dello sgravio 100% nel limite di 8.060 euro annui per le regioni del Sud. Nel resto d’Italia la misura è del 50% fino al tetto massimo di 3.000 euro annui. Il lavoratore in precedenza all’assunzione non deve avere mai avuto alcun rapporto a tempo indeterminato. Altra particolarità che lo distinguerebbe da tutti gli altri sgravi è che nei tre anni di durata non sarebbe prevista la contribuzione figurativa per il lavoratore. Nessun contributo pensionistico, quindi, maturerebbe il lavoratore nei tre anni di durata dello sgravio. Usiamo il condizionale in attesa del decreto d’attuazione e della circolare Inps.
Sgravio assunzioni a tempo indeterminato per giovani laureati con massimo 30 anni e dottori di ricerca fino a 34 anni. Vale in tutte le regioni d’Italia per un anno con l’abbattimento al 100% dei contributi Inps fino al tetto di 8.000 euro annui.
Sgravio per assunzione giovani Neet. L’Anpal con decreto n. 581/18 ha prorogato anche per il 2019 questa agevolazione che si rivolge a giovani da 16 a 29 anni iscritti al programma Garanzia Giovani; vale in tutto il territorio nazionale; prevede l’assunzione a tempo indeterminato con sgravio di 8.060 euro.
«Come anticipato – conclude Vincenzo Silvestri – il quadro si presenta alquanto complesso e, soprattutto, incompleto. Delle misure descritte, è operativa solo la prima. Per le altre si devono attendere decreti e circolari Inps. Salta subito agli occhi come la fascia di età under 35 anni sia causa di un vero e proprio ingorgo di agevolazioni, molto simili nella misura, ma che si differenziano nelle condizioni. Come al solito, manca una razionalizzazione e il rischio che si corre è la cannibalizzazione, perdendo l’obiettivo di fondo del recupero occupazionale di questa delicata fascia d’età. E prima che il mosaico amministrativo sia completo passeranno ancora dei mesi, mettendo in difficoltà le aziende che avrebbero il diritto di programmare sin d’ora le assunzioni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA