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Pil: Confcommercio, rischio recessione ‘mite’ a fine anno

Pesa il caro-energia. Sangalli, subito interventi strutturali

Di Redazione |

ROMA, 15 SET – L’Italia va “verso un peggioramento del quadro economico: una recessione mite”. Lo indica la congiuntura mensile presentata dal direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, alla luce dell’emergenza energetica. Secondo le stime, il Pil nel terzo trimestre dell’anno potrebbe segnare -0,8% rispetto al trimestre precedente e +1,1% rispetto al terzo trimestre 2021. “Con un ulteriore moderato peggioramento congiunturale nell’ultimo trimestre, il 2022 si chiuderebbe a +3%. Una recessione mite”, data da due cali trimestrali consecutivi ma “di modesta entità”. Che però, avverte, avrebbe un trascinamento negativo per il 2023, “con un ritorno ad un’assenza di crescita”. “Nonostante crisi gravissime a livello internazionale, l’Italia ha reagito bene, meglio di altri Paesi europei, ma il caro energia inarrestabile rende più concreti i rischi di recessione. Una recessione probabilmente contenuta, ma pur sempre penalizzante”, commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “Ecco perché – prosegue -, in raccordo con l’Europa, bisogna mettere in campo con la massima urgenza interventi strutturali per superare l’emergenza energetica, contenere l’inflazione e, dunque, evitare il pericolo recessione”.

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