PRIMOPIANO
Al via il green pass Covid, da oggi vale in tutta Europa
BRUXELLES – La corsa dell’Europa per salvare l’estate taglia il traguardo. Ma non solo: rispetto all’idea iniziale di usarlo soltanto per i viaggi, ora Bruxelles incita gli Stati membri a mettersi d’accordo e adoperare il documento anche per . Scongiurando il tanto temuto “rischio di confusione e frammentazione”, tratto troppo spesso tipico dell’Ue, evocato anche dal commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, responsabile della buona riuscita del progetto sin dal suo inizio. Sulla carta insomma tutto bene, ma non mancano i . A partire dalla. La prova di vaccinazione nella maggior parte dei Paesi vale dopo quattordici giorni dopo aver ricevuto la seconda dose (o la dose unica, per i monodose), ma per esempio in Austria viene riconosciuta soltanto dopo 22 giorni. Stesso discorso per i risultati negativi dei tamponi, accettati a seconda dei Paesi tra le 72 e le 48 ore precedenti al viaggio. E anche la possibilità di incorrere in eccezioni e misure unilaterali come quarantene e divieti per l’ingresso e l’uscita sui diversi territori nazionali resta presente. Perché le raccomandazioni stabilite a livello Ue non sono vincolanti. Basti pensare all’ultima interdizione di viaggio in ordine cronologico imposta nei giorni scorsi dalla Germania per chi proviene dal Portogallo, che ha costretto Bruxelles a richiamare nuovamente tutti i Ventisette all’ordine.A tutto questo si aggiunge poi lo spettro della , che potrebbe velocemente cambiare il quadro epidemiologico e le regole nel Continente, riproponendo divisioni e sfiduciando i cittadini. Ai quali non resta per ora che farsi forti del green pass continuando in ogni caso a districarsi tra le mappe settimanali del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sui livelli di contagio nelle varie regioni e la piattaforma Re-Open EU, che contiene tutte le informazioni aggiornate sulle varie misure nazionali.Da palazzo Berlaymont intanto arrivano parole rassicuranti. All’appello manca soltanto l’Irlanda, alle prese con un attacco hacker che ne ha messo ko i circuiti tecnici. E se qualcuno dovesse ancora incontrare difficoltà nel rilasciare i documenti è comunque previsto un periodo di transizione di sei settimane (fino al 12 agosto) durante il quale possono essere presentate altre prove di vaccinazione e/o test per varcare i confini nazionali. E godersi l’estate.