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Ursula von der Leyen vola a Lampedusa, l’Europa batte un colpo sul tema migranti

La presidente della Commissione europea nell'isola su invito di Giorgia Meloni

Di Redazione |

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sarà a Lampedusa domani domenica su invito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Una missione che arriva all’indomani del messaggio della premier e dell’annuncio della misure straordinarie lunedì in Consiglio dei ministri con la richiesta di una missione navale Ue per bloccare le partenze.

Giorgia Meloni, di fronte all’ondata di flussi che ha travolto l’isola di Lampedusa e scalfito la maggioranza di governo, era passa al contrattacco e, in un video, ha parlato all’Europa ma anche «agli italiani», ai quali assicura: sulle politiche migratorie «non ho cambiato idea». L’intervento della premier arriva dopo che, da Bruxelles, giunge più di un’apertura sulla situazione italiana.

Nell’immediato, tuttavia, l’Italia farà da sola. Al Cdm di lunedì «ci saranno misure straordinarie per i migranti. I termini per il trattenimento nei centri per i rimpatri salirà da 12 a 18 mesi mentre la Difesa realizzerà nuovi centri per i migranti», è il pugno duro illustrato dalla presidente del Consiglio. Che, in un passaggio del video, si rivolge direttamente a chi vuole fuggire dall’Africa: «Non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani perché vi chiedono molti soldi, vi mettono su barche che non sono attrezzate e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati», sono le sue parole. E a poche ore dalla kermesse di Pontida, e con una Lega che sul dossier migrazione da giorni fa il controcanto alla premier, Meloni mette in campo la sua replica: «Agli italiani dico che la strategia del governo è seria. Ci vorrà tempo, pazienza e determinazione ma non ho cambiato idea».

La presidente della Commissione «è sempre molto collaborativa», sottolinea Meloni secondo cui, tuttavia, «qualcuno in Europa rema contro all’accordo con la Tunisia». E, di fronte alle continue partenze che paiono certificare il naufragio del Memorandum siglato con Kais aied, Meloni osserva: i fondi Ue per la Tunisia non sono stati ancora erogati. L’Ue, tuttavia, difende con nettezza l’intesa, spiegando che «l’impegno nella sua attuazione resta» e che i 105 milioni promessi a Tunisi per la gestione dei migranti arriveranno non appena saranno approvati i singoli progetti. Ma l’apertura della Commissione va oltre. «Sull’accoglienza dei migranti serve una maggiore solidarietà», è la posizione di Bruxelles di fronte alle chiusure della Germania. Mossa che a Berlino motivano così: finché l’Italia non rispetterà il regolamento di Dublino sui movimenti secondari e non lascerà passare i migranti non registrati non ci può essere una solidarietà teutonica. Lo stop all’accoglienza, quindi, «è un segnale», spiega il governo teutonico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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