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Panificatori siciliani sempre sul piede di guerra: «No a chiusura due domeniche»

Di Redazione |

PALERMO – Continua, in Sicilia, lo scontro sul pane. Le associazioni di categoria hanno respinto la proposta dell’assessore alle Attività produttive Girolamo Turano che andrebbe a modificare l’articolo 2 del decreto regionale sulla panificazione che prevede la chiusura dei panifici di domenica e nei giorni festivi. Nella proposta del neo assessore le chiusure si ridurrebbero a due domeniche al mese ma Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai e Confesercenti non sono comunque d’accordo e si dicono pronte ad “azioni di protesta” se dal governo regionale “non dovessero arrivare in tempi brevi risposte concrete ed esaustive”.

«La nostra posizione è chiara – hanno sottolineato le associazioni nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina – prevede sì un regime di riposo settimanale obbligatorio, ma la scelta della giornata dovrà essere autodeterminata volontariamente dagli stessi panificatori, previa concertazione con i sindaci dei territori».

La proposta dell’assessore, dicono, «continua a presentare profili di illegittimità e per di più non tiene conto della espressa volontà di gran parte degli operatori del settore. L’assessore Turano, pur mostrando iniziale apertura e disponibilità, ha finito per ignorare e disattendere le nostre richieste, elaborate dopo una serie di incontri con i panificatori, lasciando, sostanzialmente, le cose immutate rispetto alla normativa originaria, da noi mai approvata e appoggiata».

Le associazioni di categoria chiedono l’annullamento del decreto regionale che, sottolineano, «contrasta con la direttiva Bolkestein, il cui obiettivo è quello di favorire la libera circolazione dei servizi e l’abbattimento delle barriere tra i paesi. I divieti imposti, legati alle giornate domenicali e festive, vanno dunque in ben’altra direzione».

Ma non solo. Per i panificatori, il riposo obbligatorio nelle giornate domenicali e festive si traduce “di fatto in un inevitabile assist per la grande distribuzione organizzata e finisce per favorire anche l’abusivismo”.

Argomentazioni e valutazioni che le associazioni di categoria hanno rassegnato anche alla Commissione attività produttive dell’Ars. «Noi restiamo aperti al dialogo e al confronto – concludono Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai e Confesercenti – rinnoviamo l’appello per il superamento di quanto previsto in alcuni articoli del decreto assessoriale e confermiamo la nostra immediata disponibilità per contribuire ad elaborare una nuova proposta di legge sulla panificazione siciliana che, nella sua interezza, risponda alle reali esigenze del comparto. Qualora dall’assessore Turano e dal governo non dovessero arrivare in tempi brevi risposte concrete ed esaustive, le organizzazioni annunciano sin d’ora forme di protesta».

Dal canto suo l’assessore Turano si è detto dispiaciuto dela fatto che «alcune associazioni di settore (in realtà sono quasi tutte, ndr) invochino scontri e guerre» perché «da parte dell’assessorato alle Attività produttive c’è sempre stata la massima volontà di trovare soluzioni condivise e a tutela di imprese e consumatori». La bozza del nuovo decreto realizza – tramite  una turnazione individuata dai sindaci e dalle organizzazioni di categoria –  una turnazione per garantire due domeniche di chiusura scelte dagli stessi operatori. Turano si è impegnato a «garantire che le regole in materia di panificazione vengano rispettate anche dalla grande distribuzione» e si è augurato «di arrivare presto ad un disegno di legge organico sulla panificazione che tuteli artigiani e consumatori». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA