Lo dico
Prenotazione al PTA di Adrano, un viaggio tra disagi e disordini
ono stati necessari ben sei mesi di attesa per una semplice ecografia alla spalla per il sig. Papa, che una volta giunto a destinazione ha dovuto affrontare un’ulteriore odissea burocratica e logistica presso il Polo Tecnologico Assistenziale (PTA) di Adrano.Il percorso del paziente ha evidenziato una serie di inefficienze che affliggono il sistema sanitario e le strutture locali. Già prima di entrare nel PTA, il paziente ha affrontato la difficoltà di trovare parcheggio, con la sosta massima consentita di appena 15 minuti, un intervallo di tempo nettamente insufficiente per chi deve accedere ai servizi sanitari.
Le condizioni del PTA sono state descritte come marcate da un chiaro degrado. Al suo interno regna la sporcizia, un’evidente mancanza di indicazioni per il pagamento del ticket, e apparentemente nessun dipendente disponibile a offrire assistenza o a fornire le informazioni necessarie a orientarsi all’interno dell’edificio.Dopo aver esplorato parecchi piani del complesso ed essersi imbattuto in diverse informazioni errate o mancanti, il paziente e sua moglie hanno impiegato circa 50 minuti per trovare l’ufficio giusto. L’accesso all’ambulatorio per l’ecografia è stato possibile solo grazie all’aiuto di un infermiere, il quale si è distinto per la sua gentilezza e disponibilità nel fornire le istruzioni corrette.Una volta giunto alla radiologia, tuttavia, la situazione è mutata radicalmente. Il medico responsabile per l’esecuzione dell’ecografia, è stato lodato per la sua alta professionalità e competenza. Il paziente ha ricevuto un esame scrupoloso e dettagliato, accompagnato da spiegazioni chiare e informative in merito alla problematica diagnostica riscontrata.La conclusione dell’articolata esperienza del paziente può essere riassunta con l’antico detto “tutto è bene quel che finisce bene”. Nonostante le difficoltà iniziali e i notevoli disagi, l’elevato livello di assistenza medica ricevuto alla fine ha lasciato un’impressione positiva.Questa esperienza sottolinea l’urgenza di riformare le modalità di accesso e gestione dei servizi nei PTA e nelle strutture sanitarie locali, con particolare attenzione alla manutenzione, alla segnaletica, all’accoglienza e all’assistenza al pubblico, per garantire che i pazienti possano ricevere le cure necessarie in modo tempestivo e dignitoso.Alfio PapaCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA