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Afghanistan: le donne imprenditrici resistono tra le difficoltà

Undp, 75.000 micro e piccole imprese impiegano 900.000 persone

Di Redazione |

ROMA, 18 APR – Il lavoro delle donne imprenditrici che continuano a resistere in Afghanistan è un’ancora di salvezza per le famiglie e il paese. Una ricerca del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), basata su interviste a 3.100 donne, rileva che l’80% delle imprese guidate da donne fa affidamento sui ricavi aziendali come fonte primaria di reddito. Inoltre le imprese gestite da donne creano anche opportunità di lavoro tanto necessarie per altre donne. La ricerca rivela che le donne imprenditrici afghane devono affrontare una serie di ostacoli e costi elevati per fare affari. L’aggravarsi della discriminazione e dei vincoli operativi, insieme a un sistema finanziario gravemente indebolito, ha costretto il 41% delle oltre 3.000 donne intervistate a indebitarsi, di cui solo il 5% ha ricevuto prestiti tramite banche o istituti di microfinanza. Le restrizioni di movimento, con il 73% che riferisce di non essere in grado di viaggiare nemmeno nei mercati locali senza un mahram (membro della famiglia di accompagnamento maschile), aggravano ulteriormente la situazione. Nel paese dove il tasso di occupazione delle donne in età lavorativa si è dimezzato al 6% nell’ultimo anno, le donne cercano di resistere. Nonostante le sfide di una società sempre più chiusa e che continua a porre limiti alle donne queste “dimostrano una notevole resilienza, fungendo da pilastri vitali per la stabilità economica e la speranza in mezzo alle avversità” sottolinea l’Undp. “Le donne imprenditrici hanno dimostrato un’incredibile grinta, audacia e intraprendenza nelle condizioni più terribili”, ha dichiarato Kanni Wignaraja, Direttore Regionale dell’Undp per l’Asia e il Pacifico che, insieme ad alcune Ong, sostiene le donne imprenditrici per l’accesso diretto ai finanziamenti e una serie di servizi di supporto alle imprese, tra cui la formazione in alfabetizzazione finanziaria e gestione aziendale, la digitalizzazione delle operazioni aziendali e dei pagamenti, il marketing e lo sviluppo dei prodotti, il cash-for work. Ciò ha permesso a 75.000 micro e piccole imprese gestite da donne di creare opportunità di lavoro per più di 900.000 persone che a loro volta forniscono supporto alle loro famiglie. “Stimiamo che più di 4,5 milioni di afgani ne abbiano beneficiato” aggiunge Kanni Wignaraja.

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